Una ragazza italiana è stata cacciata dalla discoteca per via del suo aspetto fisico, è polemica per il locale
Una 19enne è stata cacciata da una famosa discoteca in questi giorni, ma il perché è da brividi. Tanti sotto shock per la notizia, eppure continuano ad esistere locali nei quali le persone vengono scelte in base alla loro forma fisica.
In questo caso la ragazza in questione era più bassa di 1,70. La 19enne quindi non è potuta entrare insieme ai suoi amici a far festa per via della sua altezza non idonea. 19 anni e una porta chiusa per via di ciò che probabilmente verrà inteso come ‘difetto’ fisico, perché a 19 anni non hai la capacità di raziocinio da capire che è il mondo ad essere sbagliato e non la tua altezza.
Tutto questo è successo in Francia ma la notizia è diventata virale anche sui social e poi riportata da Dagospia in Italia perché la ragazzina è italiana e gli amici hanno protestato. A commentare Francesco Merlo: “Un club esclusivo, un posto orribile e costosissimo solo per vip e semivip, molto meglio essere espulsi che accettati” ha spiegato, ma di posti del genere ne è piena anche l’Italia.
La discoteca francese non lascia entrare la 19enne per via della sua altezza, il bodyshaming non è più accettabile
La discoteca in questione si chiama “L’Arc Paris” molto conosciuta tra i vip anche in Italia, ma probabilmente a L’Arc Paris ciò che conta sono i soldi in tasca e la notorietà piuttosto che l’altezza, che viene invece usata come scusa alla selezione. Se magari la 19enne fosse stata ‘figlia di’ sarebbe entrata lo stesso, ad oggi invece si sente marchiata dalla sua altezza non idonea, solo per andare a ballare.
Perché per ballare ci vuole un canone standard? Bisogna rispettare delle specifiche caratteristiche fisiche? Purtroppo non sempre se ne parla di queste discriminazioni della notte, ma capitano spesso anche ad esempio l’estate in costa Smeralda, dove ci sono ingenti giri di denaro. Il locale questa volta non ha risposto alle accuse, e purtroppo non avrà neanche cali di clientela perché le persone continueranno a mettersi in fila per entrare.
Ma a volte è anche bene riflettere su quel che viene assorbito dal contesto esterno da questi ragazzi, riflettere sul fatto che anoressia e bulimia continuano ad essere malattie che colpiscono gran parte della popolazione anche per via del giudizio esterno non richiesto e che continua invece a influenzare le nostre scelte di vita.