Ucciso per mano, o meglio per ‘zampa’ del suo stesso cane. A farne le spese è stato un uomo di 30 anni, deceduto in maniera a dir poco assurda mentre si trovava vicino alla sua auto. La drammatica ricostruzione
Perdere la vita in maniera improvvisa a causa del proprio cane. Ma non si è trattato di un’aggressione, la vicenda riguardante la morte di un uomo di soli 30 anni ha infatti del surreale e anche per le forze dell’ordine è risultata decisamente fuori dall’ordinario.
Così come non è stato semplice ricostruire nell’immediatezza la dinamica dei fatti: la storia arriva dagli Stati Uniti, Paese che mai come in queste settimane deve fare i conti con una fitta serie di sparatorie ad opera di persone di ogni fascia di età, dai 21 ai 70 anni. Eventi fatali che hanno causato la morte di decine di innocenti ed hanno raggiunto la cifra record di 40 da inizio anno.
Ebbene, quanto accaduto nel Kansas riguarda ugualmente un’arma da fuoco anche se le dinamiche, in questo caso, sono profondamente differenti; anzitutto si è trattato di un ‘omicidio’ involontario ed in secondo luogo ad azionare l’arma è stato nientemeno che un cane, che in tal modo ha causato il decesso del suo padrone.
Tutto si è verificato nel week-end, come confermato dai media locali citando fonti della polizia: la vittima si trovava a River Road, a nord di Geuda Springs ed era un cacciatore, seduto in un’auto quando un proiettile lo ha raggiunto alla schiena, non lasciandogli scampo. Si chiamava Joseph Austin Smith e, come successivamente confermato, aveva 30 anni. A quanto si apprende l’uomo stava per iniziare una battuta di caccia insieme al suo cane e aveva lasciato l’arma nel retro del suo veicolo, un pick-up, accanto all’animale.
La tragedia è avvenuta in una manciata di secondi e la ricostruzione è stata fornita dall’ufficio dello sceriffo della contea di Summer, tra i primi ad arrivare, dopo i paramedici, sul luogo della tragedia: “Il cane ha calpestato il fucile – ha dichiarato – provocando la scarica di proiettili, che ha colpito il passeggero che è morto sul posto per le ferite riportate”.
L’agente ha dunque aggiunto che ogni ipotesi riconduce al fatto che si tratti, “presumibilmente di un incidente legato alla caccia”. Sul posto sono intervenuti rapidamente i soccorritori ma hanno immediatamente capito che per il 30enne non c’era nulla da fare e che la ferita provocata da quel proiettile esploso a distanza ravvicinata era stata, purtroppo, fatale.
“Joseph Smith era un uomo davvero straordinario. Era gentile, divertente, intelligente e molto affettuoso. Ogni volta che entrava dalla porta, faceva sorridere qualcuno”, ha scritto l’amica e collega Jessica in una pagina GoFund Me aperta per sostenere le spese del funerale.
Negli Stati Uniti gli incidenti provocati dalle armi da fuoco sono piuttosto comuni e vanno di pari passo con le sparatorie: a fornire dati in merito vi sono gli esperti dell’US Centers for Disease Control and Prevention che hanno sottolineato, citando i dati del Gun Violence Archive, che, da inizio 2023, si sono già verificate 101 sparatorie “involontarie” mentre nell’arco del 2022 sono state 1.600 quelle segnalate. Si conterebbero, da inizio 2023, già 2.844 morti per arma da fuoco in tutti gli Stati Uniti stando a quanto riportato dall’organizzazione senza scopo di lucro sulle sue pagine web.
Articolo di Daniele Orlandi
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