Se siete sempre in ritardo potreste soffrire anche voi della sindrome del coniglio bianco. Vediamo subito di che cosa si tratta.
In una società in cui bisogna sempre essere di corsa per stare al passo con i tempi, essere in ritardo è ormai la regola.
Ovviamente c’è anche chi riesce ad essere puntuale in ogni situazione, ma nella maggior parte dei casi è davvero difficile riuscire a portare a termine i nostri innumerevoli compiti in un lasso di tempo relativamente breve. Ma al di là di qualche piccolo ritardo, ci sono poi quelli che potremmo definire i ‘ritardatari cronici’, vale a dire coloro che arrivano sempre agli appuntamenti almeno mezz’ora dopo gli altri. Coloro che hanno fatto di questo atteggiamento una vera e propria filosofia di vita. Ebbene, se anche voi fate parte di questa categoria potreste soffrire della sindrome del coniglio bianco. Ecco di che cosa si tratta.
Cos’è la sindrome del coniglio bianco
Come abbiamo anticipato poco fa, molti di noi hanno delle vere difficoltà nel saper gestire adeguatamente il tempo. Questo ovviamente implica una serie di ritardi sulla tabella di marcia che possono riguardare sia gli impegni lavorativi che quelli privati. Ad ogni modo, se anche voi spesso e volentieri siete in ritardo potreste soffrire della cosiddetta sindrome del coniglio bianco. Ne avete mai sentito parlare prima d’ora? In pratica, il nome fa riferimento al celeberrimo Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie che nel cartone animato stringe sempre fra le zampe un orologio da taschino e corre all’impazzata verso chi sa quale destinazione. Ma cos’è che ci porta a comportarci così? Quali sono le cause che si nascondono dietro a questo problema tanto diffuso? Scopriamolo subito.
La cattiva gestione del tempo
Alla base della sindrome del coniglio bianco vi è innanzitutto una cattiva gestione del tempo. Alle volte ciò dipende dall’incapacità di saper affrontare un imprevisto che ci capita lungo il nostro cammino e che ci porta così ad accumulare svariati minuti di ritardo. Gli eventi, infatti, sono tutti concatenati tra loro. Pertanto, se abbiamo un appuntamento con un amico e per arrivarci dobbiamo prendere l’autobus ci converrà uscire di casa 5 minuti prima altrimenti aumenterà il rischio di arrivare in ritardo.
Se, infatti, l’autobus trova traffico per strada noi inizieremo a perdere qualche minuto sulla nostra tabella di marcia. Se, poi, una volta scesi dal bus sbagliassimo strada per arrivare al locale scelto per l’appuntamento il ritardo crescerebbe ulteriormente e così via fino a farci perdere altro tempo prezioso. A questo problema si unisce, poi, un’errata concezione del tempo che ci porta ad uscire e a fare le cose all’ultimo minuto. Questo atteggiamento, ovviamente, ci farà partire già svantaggiati perché come sappiamo per fare la maggior parte delle cose ci vuole ben più di un minuto. Insomma, l’unico modo per ‘curare’ la sindrome del coniglio bianco è quello di prepararci ad ogni evenienza cercando di partire con qualche minuto di anticipo.
Articolo di Veronica Elia