Se al mattino avverti i tuoi muscoli affaticati e dolenti, potrebbe essere il sintomo di una severa carenza nutrizionale: scopriamo quale.
Il momento del risveglio è fondamentale per stabilire l’andamento dell’intera giornata. Un corretto riposo notturno ci permette di accumulare la giusta carica per l’organismo, così come i piccoli riti che compiamo non appena apriamo gli occhi.
Se al mattino ravvisiamo fatica muscolare e difficoltà di movimento, potrebbe essere il segnale determinante del corpo per metterci in guardia da un deficit di vitamina D. Questa carenza tende a manifestarsi soprattutto durante i lunghi mesi invernali, ed è importante provvedere ad una corretta integrazione di tale nutriente.
Vediamo gli altri sintomi connessi alla carenza, e come assumere regolarmente una dose benefica di vitamina D.
Dolori ricorrenti alla muscolatura possono indicare una carenza di vitamina D, come abbiamo visto, ma perché?
Durante le fredde giornate invernali, l’organismo abbisogna di un sistema immunitario forte e in salute per contrastare virus influenzali ed altre patologie stagionali. Specialmente negli anziani, il deficit di vitamina D può implementare la sensazione di debolezza muscolare, rendendo difficili anche i movimenti più basilari.
Un altro segnale può essere rappresentato dalla stanchezza mentale, accompagnata dalle sensazione di non riposare mai abbastanza. Lo stesso vale per un’accentuata sudorazione alla testa, e per gli improvvisi colpi di calore e di freddo. La vitamina D, inoltre, può essere considerata un antidepressivo totalmente naturale. La vitamina del sole, in effetti, è essenziale al cervello durante il processo di sintetizzazione della serotonina, ribattezzata anche ormone della felicità. Depressione e pessimismo costante possono dunque svanire quasi completamente grazie ad una nutrizione bilanciata e ricca di vitamina D.
D’altronde, le possibilità di effettuare rigeneranti passeggiate sotto la luce solare si riduce drasticamente durante i mesi freddi, e occorre compensare tempestivamente tale, inevitabile, carenza. La vitamina D è inoltre associata ad un basso rischio di obesità: statisticamente, i pazienti affetti da tale patologia ne presentano bassi livelli, rispetto a soggetti normopeso.
Possiamo dunque assumere quantità costanti di vitamina D con l’inserimento nella dieta di vegetali come la cicoria, i broccoli, il cavolo nero e funghi. Nel caso questi alimenti risultino ostici al palato, possiamo comunque integrarla grazie alle pratiche pillole disponibili in farmacia ed erboristeria, oppure online.
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