Doveva essere un pensiero innocente, tipico dei bambini che portano a genitori e nonni i reperti più insoliti. Quel sasso, però, era tutt’altro
Chiunque sia mai stato in un parco giochi ha notato come i bambini tendano ad appassionarsi ed affezionarsi a oggetti della natura che, apparentemente, non hanno alcun significato. Fiori, foglie, sassi e bastoni diventano infatti i protagonisti di giochi appassionati e di storie fantastiche, frutto della loro fantasia galoppante e straordinaria.
Non è raro, quindi, che i bambini si infilino nelle tasche gli oggetti più insoliti come sassolini, legnetti sporchi o foglie appassite: vogliono portarsi a casa ciò che loro ci hanno visto e che gli adulti faticano sempre a intravedere.
Proprio secondo questo loro modo di fare, due bambini italiani si sono imbattuti in un sasso dalla forma insolita e curiosa, al quale si sono subito affezionati. Data la sua particolarità, han deciso di donarlo al nonno che era lì con loro, ma lui ha subito capito: era una bomba.
La vicenda è accaduta a Desenzano sul Garda, in provincia di Brescia. Nella località lacustre, due fratellini di 6 e 7 anni stavano giocando in una spiaggia privata in zona Desenzanino, raccogliendo i sassi che il lago offriva loro. Allarmati da un sasso dalla forma insolita, i due bambini hanno quindi chiamato il nonno per mostrargli la rarità di ciò che avevano trovato, ma la realtà era ben diversa: si trattava di un ordigno inesploso.
Il nonno ha subito capito di cosa si trattasse e, non senza agitazione, ha allertato le autorità. Il sindaco di Desenzano, Guido Malinverno, ha quindi chiamato la Protezione Civile e gli artificieri. Sul luogo del ritrovamento si sono quindi recati gli specialisti dell’ottavo reggimento Genio Guastatori Folgore di Stanza a Legnago, Verona, che hanno studiato la bomba.
Ciò che i due fratellini hanno inconsapevolmente riportato alla luce, infatti, non è un sasso ma una bomba a mano risalente alla Seconda Guerra Mondiale, rimasta inesplosa. La squadra d’intervento, composta da dieci persone, ha messo l’area in sicurezza e ha poi rimosso l’ordigno. Non si tratta di un caso singolo, in Italia: solo due settimane fa, a Torino un operaio è rimasto ferito in seguito all’esplosione di una bomba a mano, mentre stava lavorando in un cantiere di un palazzo in ristrutturazione.
Ai due bambini di Desenzano, quindi, è andata bene: nessuno è rimasto ferito dall’esplosione e l’ordigno è stato rimosso dalla zona in totale sicurezza. Non si esclude che le autorità facciano altri controlli sulla zona, in modo da scongiurare la presenza di altri reperti simili, che potrebbero creare incidenti anche gravi.
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