Il mondo della storia dell’arte è sconvolto. Le accuse verso uno dei musei più importanti al mondo sono gravissime: è caos assoluto
Nascendo e crescendo in Italia, respiriamo l’arte sin da piccoli. Ogni nostra città è infatti un patrimonio di inestimabile valore: tra pittura, scultura e architettura, la nostra piccola nazione nel corso della storia ha regalato all’arte opere preziose, che oggi vengono visitate e acclamate da persone provenienti da tutto il mondo.
Alcune delle opere dei più importanti pittori italiani, oggi, si trovano conservate in musei di tutto il mondo. La National Gallery di Londra, il Louvre di Parigi o il Metropolitan Museum di New York, infatti, tra le loro gallerie conservano sicuramente qualcosa proveniente dall’Italia, segno del fondamentale ruolo che la nostra nazione ha avuto nello sviluppo e nella crescita della storia dell’arte.
Proprio uno di questi musei appena citati, però, sta vivendo ore difficili. L’accusa è quella di aver irrimediabilmente rovinato un capolavoro: l’artista è italiano.
National Gallery di Londra sotto accusa: l’opera è di Piero della Francesca
Chiunque organizzi una vacanza a Londra, capitale dell’Inghilterra, non può non considerare una visita alla National Gallery. Il museo d’arte pittorica è infatti uno dei più importanti al mondo e contiene alcuni tra i quadri più famosi, come i meravigliosi Girasoli di Van Gogh. Tra le gallerie, un’altra opera importante è quella di Piero della Francesca, La Natività.
Recentemente rimossa dalla galleria per lavori di restauro, l’opera è tornata al suo posto il 1° dicembre 2022, dopo un lungo periodo di lavorazione. Immediatamente, però, si sono sollevate le polemiche, sia da lavoratori del settore che da ospiti esterni: secondo molti, infatti, il restauro non è degno dell’opera d’arte. Ad alzare il polverone è stato soprattutto Jonathan Jones, critico del Guardian, il quale ha commentato in questo modo il lavoro di restauro: “La National Gallery ha avuto un ottimo tentativo di distruggere uno dei più grandi dipinti della Natività al mondo“.
A suo dire, infatti, i restauratori avrebbero ridipinto i volti dei pastori, rendendoli più rosei e dall’espressione da lui definita “stupida”. “Quest’uomo dalla faccia arancione sembra vacuo e senza sangue, persino stitico, i suoi occhi a malapena umani sfocati e senza vita” dice, in merito a uno dei pastori ridipinti. A suo dire, quindi, il lavoro di restauro ha decisamente rovinato l’opera e l’ha resa molto lontana dall’originale. Ecco i lavori di restauro e l’opera completata:
La National Gallery, dal canto suo, difende il lavoro dei propri restauratori attraverso le parole del Direttore Gabriele Finaldi, il quale spiega che il lavoro di conservazione ha consentito a tutti di riscoprire la verità dell’immagine e del lavoro di Piero della Francesca. “Oltre cinque secoli dopo la vita di Piero, possiamo ancora ammirare la sua visione artistica, la sua abilità e la sua pura inventiva” ha spiegato, incontrando però di nuovo le critiche di Jones, secondo il quale attraverso questo lavoro di restauro la National Gallery ha demolito la Natività.