Si può decisamente parlare di ‘miracolo’ anche se a compierlo è stata la scienza. Il caso riguarda una bimba di soli 5 anni
Un salvataggio che ha del miracoloso e sono gli stessi medici ad affermarlo: si tratta di un miracolo scientifico il caso riguardante una bambina di appena 5 anni che deve la vita ai dottori che sono riusciti a mettere a punto un intervento tanto raro quanto delicato e difficile. La vicenda arriva dall’Italia e per la precisione dall’ospedale Molinette di Torino: è qui che la piccola si trovava per l’operazione, un trapianto di fegato collegato al cuore, che le ha permesso di restare in vita.
Ma per capire meglio quanto accaduto bisogna fare un passo indietro alla prima metà del 2021: in quel periodo la piccola si trovava in Cina e qui i medici le diagnosticarono una patologia tumorale al fegato tanto rara quanto pericolosa, ovvero l’epatoblastoma che tende ad insorgere proprio in età pediatrica. La bimba, che è venuta al mondo a Torino ed è figlia di genitori di origine cinese, si trovava in Sol Levante per il Capodanno cinese: solo nel mese di novembre dello stesso anno riuscirono a tornare in Italia, a causa delle restrizioni legate alla pandemia di Covid-19.
Le prime cure iniziarono però in Cina tra i mesi di luglio ed ottobre: con il rientro nel Belpaese fu l’equipe dell’Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Infantile Regina Margherita della Città della Salute di Torino a prendere in carico la piccola per dar seguito alle cure e predisporre l’intervento. Eseguito effettuando un collegamento ‘diretto’ del fegato del donatore al cuore della ricevente. Prima del gran giorno però il team guidato dalla professoressa Franca Fagioli ha condotto una serie di protocolli chemioterapici per verificare quale fosse la risposta alla terapia oncologica della patologia. Dati i risultati soddisfacenti e dopo aver verificato una effettiva regressione del tumore sono però emersi altri problemi, a cominciare dalla vena cava inferiore trombizzata ed ostruita in un importante tratto ovvero quello tra le vene renali e l’atrio destro del cuore come accertato dall’équipe chirurgica del Centro Trapianti di fegato del Molinette diretto dal professor Renato Romagnoli.
Il trapianto è stato eseguito accedendo al cuore per via trans-pericardica dall’addome. Per poi impiantare il fegato del donatore, comprensivo della vena cava sovraepatica sull’atrio destro dell’organo della piccolina. Con ottimi risultati, nei giorni successivi, per quanto concerne la ripresa emodinamica e la ripresa funzionale del fegato trapiantato. Basti pensare che solo pochi giorni dopo l’operazione la bambina è stata dimessa dalla Rianimazione per essere spostata nell’Area Semintensiva Chirurgica del Centro Trapianti. E, successivamente, è stato avviato nel reparto di Gastroenterologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita, il recupero post-operatorio. L’iter proseguirà poi con ulteriori terapie di consolidamento nel reparto di Oncoematologia pediatrica.
Articolo di Daniele Orlandi
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