Attenzione al consumo di energy drink: un recente studio evidenzia i rischi per la salute, arriva il giro di vite sui dosaggi consigliati.
Negli ultimi 20 anni, il mercato del beverage ha assistito all’avvento sugli scaffali dei supermercati degli energy drink.
Disponibili in molti formati, gusti e prezzi, le bevande energetiche hanno gradualmente conquistato il pubblico grazie ad alcune caratteristiche peculiari. A differenza del caffè e del tè, infatti, sono in grado di dissetare durante i soffocanti mesi estivi, regalando all’organismo una sferzata immediata di energia. Il pratico formato in lattina, inoltre, rende il loro consumo agevole ed ideale a ogni situazione.
Secondo un recente studio, però, gli energy drink possono predisporre i consumatori a stati di insonnia, ansia e irritabilità, con conseguenti effetti sulle prestazioni in campo lavorativo e scolastico.
L’effetto rivitalizzante ed energizzante di queste bevande dipende dal loro contenuto di caffeina, unitamente ad altri componenti attivi, come la taurina e il D-glucuronolattone.
Il portale “Greenme” ha riportato i risultati del recente studio sui principali drink energetici, decretando che: “C’è una crescente preoccupazione globale per i potenziali rischi e l’attuale percezione di basso rischio associata a queste bevande. In generale, l’evidenza correla gli energy drink con un aumento significativo delle probabilità di insonnia, ansia, depressione, impulsività e scarso rendimento scolastico, tra gli altri .”.
La ricerca ha suggerito inoltre una correlazione tra il peso corporeo dei consumatori, ed il relativo consumo di energy drink. Ad esempio, i soggetti che pesano circa 60 chili dovrebbero assumere un massimo 250 ml di caffeina al giorno, onde evitare fastidiosi disturbi del sonno. Oltre i 500 ml quotidiani, l’organismo viene esposto ad ulteriori fattori di rischio per la salute. Gli energy drink, infatti, favoriscono l’insorgenza dell’aritmia cardiaca, sottoponendo cuore e cervello a situazioni di severo stress, e predisponendo inoltre l’avvento di sovrappeso corporeo, diabete e di dipendenza fisica.
Occorre infine operare una distinzione molto netta tra gli energy drink, solitamente zuccherati ed aromatizzati, e gli sport drink. Questi ultimi sono utili a reintegrare i sali minerali andati perduti in seguito all’attività sportiva, e hanno una formulazione differente. Un’ulteriore ricerca dell’EFSA ha evidenziato che il 30% di soggetti tra i 18 e i 65 anni tende ad abusare del consumo di energy drink. Il consiglio, perciò, è quello di moderare le dosi, preferendo piuttosto gli sport drink, oppure integratori a basi di vitamine e sali minerali.
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