D’estate è molto frequente aprire il frigorifero e bere l’acqua ghiacciata. Nonostante sia piacevole, può essere molto pericoloso: presta attenzione
Con le alte temperature di questi mesi, molte persone cercano refrigerio nell’acqua ghiacciata da bere direttamente dal frigorifero. Che sia naturale o frizzante, per molti è l’unico modo di tenersi rinfrescati. La disidratazione, considerando quanto si suda nei periodi di caldo afoso, è un rischio sempre dietro l’angolo: proprio per questo motivo, si deve cercare di bere sempre, anche quando non si sente l’istinto della sete.
L’acqua fredda dal frigorifero, per quanto piacevole, può però rivelarsi un pericolo, soprattutto in alcuni precisi momenti. Non sottovalutatela.
Quando si beve acqua fredda, che d’estate è una vera e propria manna dal cielo, si può causare al proprio corpo una congestione da freddo. Questo avviene soprattutto quando la bevuta avviene in modo repentino o in grosse quantità, nonché dopo i pasti. I sintomi più comuni di una congestione sono i tremori, la spossatezza, il colorito pallido, la pancia dolorante e i sudori freddi. Nei casi più gravi, la congestione può causare anche nausea e vomito.
Quando ci si accorge di avere una congestione in corso, si deve intervenire subito. Innanzitutto, la si vive quando l’improvviso cambiamento di temperatura diminuisce la quantità di sangue che arriva all’addome, impegnato nella digestione. Questo causa quindi un rallentamento o un blocco della digestione e, tra le sue principali cause, c’è proprio l’ingestione di bevande ghiacciate in un corpo surriscaldato. I soggetti più colpiti sono i bambini e gli adolescenti, sia perché sono meno sensibili ai segnali del corpo, sia perché hanno apparati digerenti più delicati.
I sintomi sopra descritti si presentano in modo graduale e, per questo, consentono di accorgersi in tempo di questa problematica. Alla prima sensazione di malessere, va subito sospesa l’attività che l’ha causata e ci si deve mettere in un luogo asciutto e ventilato. Si tenga poi la pancia al caldo, così da ripristinare la temperatura corporea: se si vuole, si può fare un leggero massaggio alla pancia. Solitamente, dopo circa 2 o 3 ore i sintomi regrediscono spontaneamente ma, se questo non dovesse succedere, si deve chiamare il 118 o un medico.
Nei casi più gravi, però, la difficoltà del cuore nel pompare sangue può creare scompensi, perdita di sensi o la sincope vaso-vagale. Proprio per queste possibili complicanze, è necessario prevenire la congestione e non bere acqua direttamente dal frigo, soprattutto dopo i pasti.
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