Attenzione ai mesi estivi. La cistite colpisce soprattutto d’estate: alcune abitudini sono da evitare per arginare il fastidio
La cistite è in assoluto tra le principali problematiche femminili estive. Tra caldo e sudore infatti è facilissimo incappare nel problema che a lungo andare potrebbe cronicizzarsi creando problemi sia dal punto di vista fisico che sessuale. La proliferazione dei batteri è agevolata da varie concause, tra le maggiori sicuramente l’alimentazione scorretta che crea alterazioni nella flora intestinale che porta scompensi anche dal punto di vista genitale soprattutto nelle persone più giovani.
Per capire se si è affetti da cistite basta ascoltare i sintomi: primi fra tutti dolore durante la minzione, stimolo frequente del bisogno di urinare, a seguire sensazione di pressione sulla vescica, sensazione di infiammazione fino all’ombelico e urine di solito torbide, a volte anche maleodoranti.
In realtà esistono varie tipologie di cistiti, tra le macro differenze c’è quella batterica e quella non, di solito la prima porta cattivi odori durante la minzione. Tra le regole principali per non incappare nel problema c’è prima di tutto il bere almeno otto bicchieri d’acqua al giorno per depurare l’organismo ed evitare accumulo di tossine e batteri responsabile dell’infiammazione alla vescica. Evitare anche di rimanere per troppo tempo con il costume bagnato: ristagni e calore creano luogo fertile per i batteri, ma vediamo nel dettaglio cosa evitare tassativamente.
Cistite estiva e rimedi per evitare di farla diventare cronaca: parla l’urologo
Secondo l’urologo Andrea Salonia è estremamente sconsigliato il rimedio fai da te con la somministrazione di antibiotici. Questi ultimi a volte potrebbero peggiorare la situazione ed è bene prenderli solo in casi veramente estremi sotto ricetta del medico curante che dovrà prima accertarsi della natura dell’infiammazione.
Molto consigliati invece i probiotici e i kiwi: mangiarne due al giorno aiuterebbe a mantenere un buon ph nelle urine e a mantenere anche una buona regolarità intestinale. “Il rischio della somministrazione dell’antibiotico è quello di sviluppare resistenza con cistiti così sempre più frequenti, ma soprattutto ci si espone in modo esponenziale al rischio di candidosi” avverte con coscienza il medico.