Sei un abile osservatore? Se hai doti da investigatore per te risolvere questo Enigma quiz sarà un gioco da ragazzi.
Sei un vero investigatore? Ecco un enigma stravagante da risolvere per mettere alla prova le tue doti ma attenzione avrai a disposizione solo 5 secondi.
Ti sei mai chiesto perché ami particolarmente risolvere gli enigmi? Alcuni giochi cerebrali mettono alla prova la tua creatività e capacità di pensare fuori dagli schemi oltre le cose ordinarie. Magari sei un appassionato di film gialli e polizieschi e giochi a scoprire chi è l’assassino. Anche nei test di logica e negli enigmi occorre raccogliere indizi velocemente ed elaborarli, per poter dare la soluzione.
Questo è un grande esercizio cerebrale come una palestra che allena la nostra mente. Solo il 10% delle persone riesce a risolvere correttamente i quiz a tempo, quando questo è davvero limitatissimo. In questo caso dovrai farcela in 5 secondi osservando i dettagli e senza tralasciare nulla a velocità della luce. Vuoi provare? Iniziamo.
Concentrati e procurati un timer. Se non ce l’hai a disposizione potrai utilizzare la funzione countdown del tuo cellulare e impostarlo con 5 secondi. In questo tempo limitatissimo dovrai rispondere alla domanda dell’enigma quiz. Osserva bene la figura in alto: sai dirmi in 5 secondi chi è il padre del bambino?
La soluzione dell’enigma quiz
Dovresti aver già trovato la soluzione, ora vediamo se è corretta. La figura ritraeva una ragazza che tiene in braccio il suo neonato. Accanto ci sono 3 ragazzi, uno di loro è il padre. Hai considerato tutti i dettagli? Bene, il primo ragazzo è moro, con gli occhi castani ed è muscoloso. Il secondo ragazzo è moro, con gli occhi neri e ha una corporatura media. Il terzo ragazzo ha i capelli rossi, gli occhi azzurri e un fisico esile.
L’unico dettaglio che il padre ha in comune con suo figlio sono gli occhi azzurri, pertanto il padre è il ragazzo numero 3. In 5 secondi dovresti avercela fatta se sei un abile investigatore, altrimenti forse avresti solo avuto bisogno di più tempo.
