Con l’arrivo dell’estate, molti possono iniziare una dieta chetogenica per perdere peso velocemente. Attenzione, però, ai rischi: son pesanti
Con l’arrivo dell’estate, molte persone cercano un modo per perdere peso velocemente. Il doversi mettere in costume, infatti, mette molti a disagio e i chili in eccesso diventano un vero e proprio nemico da sconfiggere. Una delle diete più scelte per compiere questa impresa è quella chetogenica, famosa soprattutto in ambito sportivo e necessaria in alcune condizioni di salute.
La dieta chetogenica, però, presenta precise regole da seguire che a lungo termine possono avere effetti spiacevoli. Se alcuni sono solamente a livello estetico, altri possono avere dure conseguenze anche pesanti ed importanti, soprattutto a livello ormonale. Ecco cosa si rischia.
Questo tipo di dieta nasce negli anni Venti del secolo scorso e arriva in soccorso a una patologia specifica, per la quale si dimostra fin da subito efficace: l’epilessia farmaco-resistente. Ancora oggi, è la dieta d’elezione per tutti coloro che hanno questa patologia neurologica e ha particolare efficacia soprattutto nei bambini e nei ragazzi. Nel corso degli anni, però, si è diffusa molto tra gli sportivi: alcuni studi dimostravano un mantenimento della massa muscolare in chetogeniche ipocaloriche.
Questo tipo di dieta consiste in un protocollo con una bassissima concentrazione di carboidrati e una prevalenza di grassi e proteine. La povertà di carboidrati (meno di 50 g al giorno) innesca la chetosi, quindi la digestione dei grassi di riserva. La prima cosa a venire meno quando si ha un regime alimentare simile sono sicuramente i muscoli e la massa muscolare; in secondo luogo si perde anche un’altra componente, l’acqua.
La restrizione calorica a cui si è sottoposti in chetogenica comporta una perdita di peso molto consistente, dovuta alla perdita di massa muscolare (che pesa più del grasso) e di acqua, la componente maggiore del nostro corpo. Essendo però stata inventata e formulata come terapia, ha anche degli effetti collaterali invadenti. Le linee guida la raccomandano per un periodo inferiore ai 120 giorni, superato il quale si può incorrere in unghie e capelli deboli, alitosi e stitichezza.
Altri sono però più pesanti. La dieta chetogenica può causare alterazioni ormonali e metaboliche, come l’aumento del cortisolo (che è l’ormone dello stress) e la riduzione di quelli tiroidei. Le conseguenze sulla tiroide sono pesanti a livello di equilibrio psico-fisico e hanno un impatto micidiale sulla quotidianità. Proprio a causa della delicatezza di questa dieta e della alta possibilità di incorrere in questo tipo di conseguenze, è consigliato rivolgersi a un medico in caso di problemi alimentari, in modo da essere seguiti secondo le proprie esigenze.
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