La storia che interpreta in Noi ha ispirato a tal punto Lino Guanciale che l’attore insieme alla moglie ha preso una decisione particolare.
Domenica 6 marzo ha preso il via su RaiUno Noi, il remake italiano della celebre serie tv This is us che segue la storia di tre fratelli, due gemelli ed uno adottato alle prese con le conseguenze che il passato, nel bene e nel male, ha lasciato nella loro vita.
Nonostante si tratti di un’adattamento, il successo sembra assicurato anche grazie ad un cast d’eccezione in cui figura per esempio come protagonista Lino Guanciale nei panni del padre di famiglia Pietro. Tutto inizia quando lui e la moglie Rebecca, dopo la morte di uno dei loro tre gemelli, decidono di adottare un bambino di colore che si trova nello stesso ospedale.
Non faremo altri spoiler, ma dovreste sapere che la storia deve aver particolarmente ispirato Lino Guanciale e la sua vera moglie, Antonella Liuzzi; la coppia infatti, dopo la nascita pochi mesi fa del primogenito, ha deciso di fare una scelta anticonvenzionale. Vediamo di cosa si tratta.
La scelta di Lino Guanciale e sua moglie
Lino Guanciale ed Antonella Liuzzi sono insieme dal 2018 e sono convolati a nozze nel luglio 2020; poco più di un anno dopo hanno messo al mondo il loro primo figlio, Pietro. L’esperienza di diventare genitori deve essergli piaciuta così tanto che i due hanno deciso di dare al più presto un fratellino o una sorellina al bambino.
Fin qui niente di strano; la loro però è una decisione particolare perché hanno scelto di adottare un bambino di colore, proprio come i due protagonisti della fiction Noi. L’attore in un’intervista per Nuovo Tv ha spiegato la motivazione di questa scelta. “È un desiderio mio e di mia moglie poter adottare un bambino di colore”, ha infatti dichiarato.
Lino Guanciale ha poi continuato il discorso, mostrandosi del tutto consapevole delle difficoltà che incontreranno sia loro come genitori che il bambino. L’attore infatti si è lamentato su quanto il nostro paese sia indietro sul piano dell’integrazione, ma è apparso deciso al grande passo.
Ver esta publicación en Instagram
“È una vergogna che i bambini nati qui, nonostante parlino italiano e con l’accento delle città, debbano essere costretti a porsi il problema nel rapporto con i compagni di scuola che possono dirsi italiani in virtù di attestati. È distruttivo dal punto di vista psicologico. Davvero non capisco quale debba essere la differenza. Non capisco perché certi politici di una certa area si ostinino. Bisogna capire che lo spirito dei tempi va nella direzione più sensata e operare perché centinaia di migliaia di ragazzi non debbano sentirsi orfani di cittadinanza”, si è lamentato Guanciale.