Essere madre, moglie ed attrice non è un’impresa facile per Laura Chiatti che però ha trovato l’equilibrio che le serve per stare bene.
Laura Chiatti ha sposato il collega Marco Bocci nel 2014 e insieme la coppia ha messo al mondo due figli, Enea nel 2015 e Pablo nel 2016. Essendo entrambi attori, il cinema e la televisione sono ovviamente una parte importante della loro vita, ma Laura da quando è diventata madre sente la necessità naturale di mettere i bambini sopra tutto.
Non per questo la sua carriera si è bloccata; anche se lavora a meno progetti infatti, la Chiatti non è dispiaciuta di dare priorità alla propria famiglia e quando trova dei ruoli interessanti non si tira indietro, come per esempio quello interpretato nel film di suo marito.
In una recente intervista per la rivista Grazia l’attrice si è raccontata a tutto tondo e ha approfondito soprattutto il difficile equilibrio che ogni coppia vip deve creare tra fama, famiglia e lavoro. Vediamo cosa ha spiegato Laura Chiatti sul proprio privato.
Tra carriera e famiglia
Quello materno per Laura Chiatti è un istinto presente in lei fin da quando era una ragazzina; l’attrice infatti ha sempre saputo che quando fosse diventata madre avrebbe messo in secondo piano la carriera e così è stato. La scelta però per lei è stata naturale, non le è pesata ed anzi è stata una necessità che è servita anche per il suo benessere.
“Per stare bene devo mettere i miei figli sopra a tutto. E lo avevo capito fin da ragazza, quando non ero ancora madre. Io sono mamma e attrice: a livello professionale faccio meno cose del mio compagno, che ne fa tante e di diverso tipo. E riesce a essere un padre presente”, ha spiegato.
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D’altronde la Chiatti, anche se ha sposato un collega, non ama mischiare la vita privata con il lavoro, ma quest’anno ha fatto un eccezione ed è diventata protagonista del secondo film da regista di suo marito Marco Bocci, L’amore al contrario. Sul set Laura ha sentito ancora di più la pressione di lavorare in modo perfetto, ma per fortuna i risultati sono stati ottimi.
“Sono sempre stata sfavorevole a intrecciare vita privata e lavoro. Ma era un ruolo interessante, quello di Silvia, e da co-protagonista. Ho accettato, ovviamente avevo l’ansia da prestazione, paura di deludere me e lui. Invece è andato tutto bene”, ha raccontato.