La guerra esplosa tra Russia ed Ucraina si prepara ad avere delle conseguenze anche di tipo economico sull’Italia: i possibili scenari
Sono giorni difficili per il mondo a causa del conflitto esploso dopo la decisione della Russia di invadere i territori dell’Ucraina. Un vero e proprio braccio di ferro politico e diplomatico che si è poi trasformato in una guerra sul campo e senza esclusione di colpi. In queste ore si sono registrate le prime vittime, i primi sfollati ed i primi danni anche agli edifici politici e militari.
Questo rischia però di non essere il suo risvolto di una scelta totalmente scellerata in quanto adesso i contraccolpi potrebbero essere anche di natura economica. Anche l’Italia adesso rischia di pagare delle conseguenze di questo tipo: dall’aumento dell’inflazione a quello delle bollette fino alla crescita esponenziale del PIL (prodotto interno lordo).
Guerra Russia-Ucraina, aumento esponenziale dei prezzi: ormai è allarme rosso
Questa guerra esplosa in pochissime ore sembra far presagire dei risvolti inaspettati ma soprattutto durissimi sotto tutti i punti di vista. Nel dettaglio non è possibile ignorare quelle che potrebbero essere le conseguenze di tipo economico con un considerevole aumento dei prezzi dei beni primari anche per l’Italia. In queste ore si è infatti registrata una prima impennata del costo di benzina e gas di cui proprio il nostro paese è il maggiore importatore.
L’esperto Luca Poma al quotidiano La Repubblica ha sottolineato come questo rincaro peserà soprattutto sulle bollette del ceto medio. Secondo le previsioni fatte in queste ore le vere difficoltà, a meno di un decisivo passo indietro della Russia, le si avranno nel mese di aprile quando si dovranno preparare le riserve in vista della prossima primavera. In quel momento andranno fatte delle attente valutazioni sul consumo delle famiglie ed eventuali rallentamenti.
Effetti considerevoli potrebbero esserci anche sul prezzo del mais, del pane e del grano già in aumento rispetto agli scorsi giorni. Una conseguenza inevitabile visto anche il ruolo dell’Ucraina che resta uno dei massimi esportatori nel mondo di grano. Soprattutto per quanto riguarda questo ultimo alimento fondamentale nelle ultime ore il prezzo è aumentato anche del 6%.
Si tratta di una durissima analisi fatta sui dati che si hanno a disposizione in questo momento ma il rischio è quello di un ulteriore e considerevole aumento dei prezzi. A questo punto la situazione andrà valutata anche in base alla durata del conflitto: una previsione al momento ancora impossibile.