Il parto e i primi giorni di maternità di Alessia Macari sono stati traumatici a causa del test che ha confermato la positività della ex gieffina al Covid.
Alessia Macari e il compagno Oliver Kragl sono finalmente diventati genitori; la ex gieffina ha dato alla luce la figlia Nevaeh lo scorso 14 gennaio, ma la situazione è stata abbastanza traumatica per la neo-madre che ha dovuto partorire in solitudine e a cui è stata tolta la figlia appena subito dopo il parto.
Il problema è che poco prima di essere ricoverata la Macari ha scoperto di essere positiva al Covid e per questo è stata trasferita in un reparto apposito, non ha potuto contare sull’appoggio del marito ed è stata separata dalla bambina dopo la nascita.
Sui social, annunciando la venuta al mondo della figlia, Alessia si è anche sfogata raccontando la brutta esperienza e le circostanze in cui ha dovuto partorire e vivere questi primi giorni di maternità; un momento meraviglioso si è trasformato per lei in un incubo.
Un’esperienza traumatica
“Vi scrivo con tanta sofferenza, ma anche tanta felicità, il giorno 14/01/2022 alle ore 14:06 è nata Nevaeh Kragl e io ancora non riesco a credere che tutto questo possa essere vero. Voglio renderci partecipi raccontandovi tutto quello che mi è successo. Il giorno prima di essere ricoverata sia io che Olli siamo risultati positivi al Covid-19, nonostante, ci tengo a sottolinearlo, da sempre abbiamo osservato scrupolosamente tutte le precauzioni compresa la vaccinazione. Sono stata quindi costretta a partorire completamente da sola, senza mio marito. La bambina è negativa, ma è stata comunque trasferita in un altro reparto; io non l’ho potuta vedere per 3 giorni, tempo che mi è sembrato un’eternità”, ha raccontato la Macari.
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Ovviamente in una condizione così fragile l’isolamento forzato per il Covid è stato ancora più pesante per la ex gieffina che non ha potuto vedere la figlia per tre lunghi giorni. La situazione, come ha raccontato, l’ha messa davvero a dura prova.
“Chiunque ha provato la gioia di essere madre credo possa capire il mio stato d’animo. All’interno del reparto Covid ho vissuto dei momenti davvero difficili che credo non dimenticherò mai. L’isolamento mi ha messo a dura prova. Con queste mie parole voglio esortare chi ancora non avesse provveduto a vaccinarsi. È davvero importante per noi stessi e per la comunità sociale a cui apparteniamo”, ha spiegato.