Addio zona gialla e zona arancione: Draghi ascolta le richieste, cambiano di nuovo le regole

Il Governo Draghi è a lavoro per cambiare nuovamente le regole di contenimento del Covid-19: novità sul sistema a colori

Mario Draghi
Il premier Mario Draghi (GettyImages)

Continua la lotta contro l’avanzare del Covid-19 con nuove norme e nuove regole su cui il Governo italiano è a lavoro in questi giorni. In particolare, il Governo Draghi sta valutando con attenzione l’ultima proposta delle Regioni ovvero l’abolizione definitiva del sistema dei colori. Una mossa che si ritiene adesso necessaria vista anche l’ultima presa di posizione degli esperti.

I dati sembrano confermare uno scenario leggermente positivo ovvero una netta diminuzione dei casi di positività dopo i picchi registrati durante le festività natalizie e nell’ultimo mese. Inoltre, il numero dei vaccinati sul suolo italiano è in netta crescita in tutte le fasce d’età. Una previsione che ha spinto i presidenti di Regione a chiedere di eliminare la zona gialla, la zona arancione e tenere viva solo l’ipotesi zona rossa.

Covid-19, Draghi a lavoro sulle nuove regole: può cambiare tutto

Le proteste contro il Green Pass (GettyImages)

L’agenzia di stampa Agi ha visionato in queste ore la lettera che le Regioni hanno inviato al Governo Draghi. La richiesta sostanziale è quella di superare il sistema di classificazione delle zone a rischio visto l’alto numero di vaccinati in Italia ma soprattutto considerata la previsione di un netto calo dei contagiati. Un cambiamento che porterebbe alla sola esistenza della zona rossa: una mossa che permetterebbe ai cittadini di tornare piano piano alla normalità.

Le Regioni hanno però portato all’attenzione del Governo anche delle ulteriori richieste su nuovi temi quali la quarantena ed il Green Pass. Per quanto riguarda la certificazione verde, la richiesta è quella di allungarne la validità fino a nove mesi o renderla illimitata per i cittadini che si sono sottoposti alla terza dose. Opzione possibile vista anche la possibile decisione di non effettuare una quarta dose.

Inoltre c’è il caso della quarantena che secondo le Regioni dovrebbe cambiare radicalmente visto il numero dei casi. La richiesta presentata parla di autosorveglianza o di diminuzione a tre giorni della quarantena per coloro che si sono sottoposti alla terza dose del vaccino. Infine, c’è una ulteriore richiesta ovvero una leggera modifica nel bollettino giornaliero dei casi da Covid registrati sul territorio nazionale: si punta ad eliminare dal conteggio coloro che sono positivi ma ricoverati per altri motivi.

L’obiettivo è quindi quello di semplificare la vita dei cittadini alle prese da ormai diversi anni con queste regole e restrizioni. Un piano da cui partire è quindi adesso disponibile ma per attendere delle importanti novità bisognerà attendere la prossima riunione dei ministri.

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