È stata resa nota l’ultima truffa su WhatsApp: chi usufruisce della nota piattaforma di messaggistica deve fare molta attenzione…
Non c’è pace per WhatsApp dato che la nota piattaforma di messaggistica istantanea continua ad essere bersaglio di numerose truffe da parte dei pirati informatici. Infatti, questi ultimi sono sempre all’opera per trovare nuovi escamotage per raggirare innumerevoli ignari utenti. Insomma, bisogna sempre fare molta attenzione a ciò che accade sulla app di Mark Zuckerberg visto che adesso è stata resa nota una nuova truffa su WhatsApp nella quale si potrebbe facilmente cadere…
Per l’appunto, come sappiamo bene gli hacker sono sempre alla ricerca di nuovi trucchetti per fare soldi illegalmente e a spese degli utenti. Per questa ragione, bisogna continuamente vigilare e stare all’erta. Basti pensare che i cybercriminali fanno cadere nelle loro trappole numerosissime persone che denunciano spesso sottrazione di soldi o di identità da parte dei sopracitati truffatori. Ora, quindi, scopriamo insieme l’ultima trovata assurda dei criminali dell’informatica…
WhatsApp: truffa crudele ai danni degli utenti
Stando a ciò che è stato scritto sul portale web di Proiezioni di Borsa, l’ultima truffa che è stata scoperta su WhatsApp possiamo chiamarla come la truffa del “Scusa ma chi sei?”, ossia ciò che recita il messaggio che in tanti si sono visti recapitare da un numero senza identità. Insomma, lo scopo degli hacker è quello di puntare sulla gentilezza per approfittarsi dell’ingenuità di alcuni utenti. Difatti, chi ha spedito il messaggio, dopo ne fa seguire un altro messaggino del tipo: “Ti ho trovato nella mia rubrica ma non ricordo chi tu sia”. Inutile dire che i più attenti capiscono che si tratta di una trappola bella e buona. Purtroppo, però, c’è ancora chi ci cade…
In particolare, infatti, sono gli anziani e i minori coloro che abboccano alla truffa dei cybercriminali. Difatti, in realtà, i truffatori utilizzano un numero VoIP (Voice over Internet Protocol) pur essendo vietato da WhatsApp, provando così a mandare lo stesso messaggio a utenti a caso. Qualcuno, in buona fede, è portato a rispondere fornendo nome e cognome. Una volta conquistata la fiducia, il cybercriminale inizierà a gettare la sua rete per carpire più informazioni possibili come, ad esempio, età, studi, lavoro, famiglia. Sembra impossibile, ma alcuni rispondono convinti di fare un favore al proprio interlocutore, in particolare se sono anziani o minori. Dunque, è necessario fare attenzione ai messaggi che riceviamo, ricordando di non aprire messaggi inviati da chi non conosciamo.