Nel tentativo di diventare Patrizia Reggiani, Lady Gaga ha quasi perso se stessa.
House of Gucci, il film ispirato al libro di Sara Gay Forden che racconta la tragica ed inquietante storia di Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci, è finalmente al cinema. L’accoglienza del pubblico non è stata delle migliori, nonostante le alte aspettative e il cast stellare.
Come sappiamo il ruolo della protagonista è stato affidato a Lady Gaga; la cantante, dopo il grande successo di A Star Is Born, si è cimentata nuovamente come attrice in un ruolo particolarmente difficile che l’ha messa a dura prova.
Per interpretare Patrizia Reggiani, Gaga ha fatto un grosso lavoro di introspezione e di studio del personaggio, che in alcuni momenti non è stato molto semplice. Per questo nei mesi di riprese la cantante ha deciso di occuparsi della propria salute mentale. Ecco cosa ha fatto.
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Il ruolo di Patrizia Reggiani
Immedesimarsi in una donna complessa come Patrizia Reggiani è stata una sfida importante per Lady Gaga, ma con la sua solita dedizione al lavoro la diva si è impegnata con tutta se stessa; per questo motivo ha cominciato a portare il proprio personaggio con sé anche fuori dal set nel tentativo di comprenderlo meglio. Il suo metodo è riuscito così bene che la cantante ha rischiato di perdere se stessa.
Lady Gaga è stata capace di elaborare i propri traumi del passato per incanalarli nel ruolo di Patrizia Reggiani, ricreando la sua oscurità, spingendosi fino al limite. Questo percorso però è stato intenso e la cantante ha deciso di farsi seguire per tutte le riprese da un’infermiera psichiatrica.
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“Ho pensato che sarebbe stato più sicuro per me. Ero perennemente Patrizia. Parlavo continuamente con il suo accento, anche se mi riferivo a cose non inerenti al film. Stavo comunque vivendo la mia vita, ma semplicemente la vivevo con i suoi occhi, come se la stesse vivendo lei”, ha raccontato.
Nonostante le precauzioni, una parte dell’oscurità di Patrizia Reggiani è rimasta nella vita di Lady Gaga, così come è accaduto con ogni suo progetto artistico in passato. “Nel corso della mia carriera ho creato opere d’arte piuttosto estreme. Le cose alle quali ho sottoposto il mio corpo e la mia mente. È come se sentissi una noce di tristezza nel mio stomaco mentre te ne parlo. Non so perché io sia fatta così”, ha spiegato la diva durante l’intervista.