“Uno shock per mio padre”: Arisa senza inibizioni, racconta la sua adolescenza ribelle

Arisa in questi ultimi anni si sta mostrando molto diversa dalla cantante che eravamo abituati a conoscere, ma forse questa è sempre stata la sua vera natura.

Arisa adolescenza ribelle infanzia trasgressione
Arisa – Fonte: Instagram

Viene da dire che Arisa in questi anni sia cambiata moltissimo, ma probabilmente in realtà, prendendo sempre più consapevolezza di se stessa, si è semplicemente, nel tempo, fatta conoscere sempre di più dal proprio pubblico.

La cantante che conosciamo oggi sembra lontanissima da quella ragazza timida e composta che nel 2009 calcò per la prima volta il palco del Festival di Sanremo vincendo la categoria Nuove proposte con il brano Sincerità; però da alcune sue recenti dichiarazioni possiamo intuire come la sua natura sia sempre stata quella di una ribelle.

Conosciamo tutti le azioni trasgressive e le prese di posizione con cui pian pian piano Arisa ha cambiato la propria immagine pubblica, ma la cantante ha raccontato in un’intervista alcuni episodi dalla sua adolescenza che mostrano bene come stia semplicemente mostrando chi è sempre stata.

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Adolescente ribelle

Arisa adolescenza ribelle infanzia trasgressione
Arisa – Fonte: Instagram

Arisa è cresciuta a Pignola, un paesino della Basilicata, in una famiglia che è sempre stata troppo protettiva, tarpandole spesso le ali nel tentativo di proteggerla dal mondo; lei ha reagito nel modo più prevedibile, ribellandosi.

“Il mio corpo è cresciuto di colpo. Lo sviluppo a nove anni. I miei genitori non mi facevano uscire di casa. Erano terrorizzati, mi vedevano come qualcosa di incontrollabile. Anche perché io ero esuberante, molto aperta. Avevano paura che qualcuno potesse farmi del male, che si potesse approfittare di questa mia predisposizione. Mi hanno protetta molto, ma il loro amore mi toglieva le cose che, a quell’età, era normale facessi”, ha raccontato la cantante.

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Nonostante le precauzioni dei genitori, la giovane Rosalba trovava modi per aggirare i divieti e si comportava male a posta per far capire che aveva bisogno di libertà; per questo motivo Arisa ha iniziato quando era ancora molto piccola a fare quelle esperienze tipiche dell’adolescenza che teoricamente le erano vietate.

“A 11 anni mi sono fatta fare un succhiotto da un compagno di classe. Mio padre mi ha visto il collo, uno shock: ‘Rosalba, cos’hai fatto?’. La prima sigaretta invece a nove anni. Ho subito voluto dirglielo per fargli capire che non ero quella che lui pensava. Nel mentre mia madre girava per la casa urlando: ‘Stai zitta, stai zitta!’ . Da noi si litigava tutti i giorni a causa mia!”, ha svelato Arisa a proposito della propria gioventù.

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