Sanremo 2022, frecciata contro Amadeus dopo l’esclusione: sfogo amaro via social

Anche quest’anno Amadeus, direttore artistico di Sanremo, ha dovuto operare una scelta, ma il rifiuto questa volta ha scatenato un duro sfogo.

Come ogni anno gli autori di Sanremo – e lo stesso Amadeus – hanno dovuto scegliere tra le numerosissime proposte ricevute per il prossimo Festival. Inutile dire quindi che si debba fare un difficile lavoro per capire quali tra i brani inviati dagli artisti possono essere quelli più adatti alla gara. Tra quelli scartati c’è però un singolo proposto da un gruppo piuttosto noto, che in queste ore sui social hanno scritto uno sfogo durissimo contro gli organizzatori del Festival di Sanremo.

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Sanremo: il rifiuto brucia moltissimo, lo sfogo è pesante

Essere il direttore artistico di Sanremo non è affatto una passeggiata, soprattutto nel momento in cui si deve scegliere la rosa dei brani che potranno partecipare alla competizione. Lo sa bene Amadeus, che da tre anni copre questo ruolo per il Festival, in onda da ben 72 edizioni.

Un ruolo non semplice dunque e può capitare che gli artisti esclusi si risentano non poco per le scelte prese dal conduttore e il resto degli autori della kermesse musicale. In queste ore infatti i Jalisse hanno approfittato dei social per concedersi uno sfogo piuttosto pesante.

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Il duo aveva partecipato nel lontano 1997, anno in cui a sorpresa vinsero con il brano Fiumi di parole. La sorpresa quell’anno su caratterizzata dal fatto che quell’anno gli esordienti gareggiavano con i big e loro sono riusciti a passare davanti a molti dei noti più affermati del panorama.

Dopo quell’incredibile Sanremo però ai Jalisse non è stato più concesso di tornare sul palco dell’Ariston, come sottolineano nel loro post su Instagram. Sono ben 25 anni infatti che tentano la fortuna con brani sempre diversi, ma ad ogni occasione si sono visti rifiutare. “La ripartenza non è per tutti” scrive il suo nel post, lasciando intendere che nel complicato mondo dello spettacolo per loro non c’è spazio.

A niente dunque è servito appellarsi anche al presidente Mattarella, che ha anche chiesto di poter ascoltare il loro brano; anche quest’anno gli autori hanno preferito altri brani, scartando dunque quello dei Jalisse.