Pessime novità dal fronte Spid, il sistema di riconoscimento digitale; da oggi non sarà più possibile ottenerlo in via del tutto gratuita.
Ad oggi lo spid – acronimo di sistema pubblico di identità digitale – è stato fondamentale per alcuni cittadini, che hanno dovuto svolgere alcuni servizi da casa per cui era necessaria l’autenticazione dei propri documenti. In alcuni casi, infatti, si è rivelato prezioso anche per poter scaricare il Green Pass, nonché per accedere ad alcuni servizi della pubblica amministrazione. Ad oggi la richiesta in presenza è stata del tutto gratuita per i cittadini che si sono recati alle poste, ma è di queste ore la notizia che anche da parte di questo provider il servizio sarà a pagamento.
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Da oggi anche alle Poste lo spid sarà a pagamento
Già da diverse settimane si è parlato dell’uso dello spid per poter accedere a tutti i servizi di pubblica amministrazione; lo strumento, infatti, a breve sarà l’unico valido per poter sbrigare alcune pratiche da casa – metodo che, con la pandemia si è diffuso a macchia d’olio.
Anche per questo moltissimi cittadini in queste ore hanno proceduto all’attivazione dell’identità digitale, così da non rimanere indietro e poter continuare ad usufruire di alcuni servizi. Ad oggi ci sono ben sei provider che offrono l’attivazione del servizio e sono tutti a pagamento tranne quello fornito dalle poste.
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E’ notizia di queste ore, però, che anche le poste hanno deciso di fornire il servizio a pagamento per coloro che si recheranno fisicamente negli uffici per richiedere l’attivazione dello spid. Questo perché, con il documento d’identità digitale, è già possibile effettuare l’attivazione del servizio in via gratuita da casa. Fornire assistenza per l’attivazione, dunque, sarà a pagamento anche per le poste.
Il costo sarà comunque più basso di altri provider – è stato fissato a 12 euro contro altri che ne chiedono 16; nonostante il costo più contenuto, però, le associazioni di consumatori si sono detti contrari al pagamento del servizio. Molti cittadini, poco pratici di servizi telematici, infatti, saranno costretti a pagare perché privi di alternativa.