Sui social si sa è molto facile falsare la realtà delle cose e probabilmente questo è quello che è successo con la campagna d’odio che è stata scatenata contro Meghan ed Harry.
Harry e Meghan, nel corso di questi anni insieme hanno raccolto in egual misura amore ed odio da parte del popolo inglese, ma anche dai fan internazionali della monarchia. Le critiche e i giudizi sono ovviamente qualcosa che i duchi di Sussex avevano messo in conto avendo un ruolo pubblico, ma in alcuni casi gli haters ci sono andati giù pesanti.
La pressione della stampa e l’odio che si è riversato su di loro, sono stati due degli elementi che hanno spinto Harry e Meghan ad andarsene dall’Inghilterra per cercare una vita più tranquilla in terra americana. I due royal però non hanno certo scordato le provocazioni e al riguardo è stata dunque aperta un’indagine.
È stato un gruppo di cyber-ricercatori americani a studiare gli attacchi arrivati sui social al principe e alla duchessa e a giungere a delle conclusioni particolarmente inquietanti. Vediamo cosa hanno scoperto.
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Una campagna d’odio
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I commenti negativi giunti a Meghan ed Harry sui social sono stati di ogni tipo e si sono concentrati soprattutto contro la Markle: “Meghan, devi morire” è stato scritto, o ancora “Meghan fa finta di essere incinta, quella pancia è solo un cuscino”. Ne è venuta fuori una vera e propria campagna d’odio social, che ha fatto percepire una grande antipatia generalizzata verso i Sussex.
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La realtà però è ben diversa e la verità è che, secondo le ricerche, su circa 114 mila commenti negativi, almeno il 70% proveniva dai soliti 83 account. L’esperto Christopher Bouzy ha spiegato che sicuramente, per la dinamica, si tratta di un piano organizzato e portato avanti da profili abili nell’uso di Twitter e pagati per farlo; tutto è pianificato con una strategia magistrale e gli account incriminati non sono nemmeno così facili da individuare.
“Il livello di sofisticazione dell’operazione è alto: le pagine agiscono in maniera coordinata e raggiungono circa 17 milioni di persone. Chi c’è dietro sa manipolare Twitter e sa evitare di essere identificato e bannato. È molto preparato ed è pagato per fare queste cose. Agiscono in maniera più furba: mischiano i tweet d’odio con altri che non violano i termini di servizio di Twitter o con elogi ad altri membri della famiglia reale, sopratutto William e Kate. In questo modo è più difficile identificarli automaticamente”, ha detto Bouzy.
Insomma una vera e propria congiura contro i Sussex per cui Twitter ha già preso provevdimenti.