“Ho rischiato di morire”: Giovanni Ciacci e l’urlo disperato, un dramma senza fine

Da anni Giovanni Ciacci soffre di bulimia, ma adesso sembra finalmente essere uscito dall’incubo.

Giovanni Ciacci è uno degli ospiti fissi dei programmi di Barbara D’Urso e di altre trasmissioni televisive, ma anche un costumista ed uno stylist di talento che ha curato otto edizioni del Festival di Sanremo. Di lui vediamo sempre il lato simpatico ed ironico, ma in realtà sotto sotto si nasconde qualcosa di più.

In una recente intervista rilasciata a Chi, Ciacci si è aperto raccontando la propria storia e i disturbi alimentari di cui soffre da anni. A causa del cattivo rapporto con il cibo, l’opinionista è andato vicino alla morte, ma adesso è riuscito ad uscire dall’incubo.

Anche se dai disturbi alimentari non si guarisce, oggi il problema di Giovanni Ciacci è sotto controllo e lui ha confidato alla rivista tutto il suo percorso: gli inizi, la negazione e la presa di coscienza. Vediamo il racconto.

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Il percorso

Le prime avvisaglie di un problema più grande per Ciacci sono iniziate a 20 anni, ma erano tempi in cui ancora i disturbi del comportamento alimentare non venivano presi in considerazione: “Io me ne sono accorto perché perdevo e riprendevo peso a una velocità spaventosa. Pensavo fosse un problema legato alla tiroide, invece era qualcosa di molto più grande”, ha spiegato.

Anche se negava l’evidenza però, il suo rapporto con il cibo era chiaramente problematico: “Sono iniziate le abbuffate notturne, potevo mangiare pizze, scatole di biscotti e vaschette intere di gelato senza saziarmi mai. Non era fame, era vera e propria rabbia. Finita l’abbuffata vomitavo tutto e l’incubo poteva ricominciare da un momento all’altro. Un inferno”, ha raccontato l’opinionista.

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Ad un certo punto però, questo stile di vita non è stato più sostenibile e Ciacci ha finalmente capito che gli stava provocando gravi problemi anche dal punto di vista fisico, a causa del diabete e del colesterolo; così è riuscito così a trovare il coraggio di affidarsi a degli specialisti: “Ho negato per una vita intera, soprattutto a me stesso, il disagio che stavo attraversando. In 5 mesi ho perso quasi 25 chili. La strada è ancora lunga, lo so, ma sono fiducioso. Prima di iniziare questo percorso avevo il diabete alle stelle, rischiavo la morte da un momento all’altro. Il mio colesterolo mi avrebbe permesso di vivere al massimo sei anni”, ha spiegato.