Stefano De Martino è finito al centro delle polemiche e stavolta avrebbe addirittura violato le disposizioni di legge italiane…
Stefano De Martino è finito nell’occhio del ciclone per aver violato la norma vigente in Italia. In particolar modo, stavolta l’ex marito di Belen si è trovato al centro delle polemiche per non aver svolto correttamente il suo ruolo da influencer. Come sappiamo bene, il noto conduttore di Rai Due vanta su Instagram un seguito di più di 4 milioni di follower. Quindi, spesso viene contattato dai grandi marchi per fare pubblicità a particolari prodotti. Adesso, però, qualcosa è andato storto…
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Infatti, lo scorso maggio De Martino, Cecilia Rodriguez e Stefano Sala finirono nel mirino dell’Antitrust. Per contrastare le forme di pubblicità occulta sui social, l’Autorità Garante della Concorrenza e del mercato avviò un’istruttoria nei confronti della società BAT Italia…
L’Autorità contestava la diffusione sul profilo dei personaggi sopracitati, legati da un rapporto commerciale con BAT, di post contenenti l’invito ai follower a pubblicare contenuti con tag e hashtag collegati alla campagna pubblicitaria di un dispositivo per il tabacco riscaldato prodotto dalla società. Il problema è che tutto questo veniva fatto senza spiegare che si trattava di pubblicità. La vicenda andò avanti per mesi, ma ora finalmente siamo giunti al termine del procedimento…
Stefano De Martino: ecco cosa ha deciso l’Antitrust
Infatti, in questi giorni l’Autorità ha chiuso il procedimento senza sanzionare nessuno. A sanare la situazione sono stati alcuni impegni, formalmente assunti sia da Bat che dai tre influencer, che l’Antitrust ha ritenuto efficaci. Nel dettaglio, Bat ha introdotto delle linee guida che contengono istruzioni vincolanti per le star dei social network: per esempio, tra gli obblighi troviamo quello di inserire hashtag come #adv o #prodottofornitoda. Inoltre, Stefano e gli altri hanno cancellato ogni post riferibile a quella campagna. Tuttavia, a mettere i bastoni fra le ruote ai tre influencer ci ha pensato Codacons…
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Difatti, Codacons è pronto a ricorrere al Tar contro la chiusura del procedimento istruttorio. “In Italia è vietata qualsiasi forma di pubblicità ai prodotti da fumo, ed è evidente come in tale fattispecie rientri anche la pubblicità sui social degli influencer, che oltre a violare le disposizioni di legge, avvicinano i propri follower, specie i più giovanil al fumo e alle sigarette a tabacco riscaldato.” – ha perciò dichiarato Codacons. Come finirà questa storia? Staremo a vedere.