Insieme alla firma del nuovo DPCM sul Green Pass, arrivano anche delle notizie importanti su come funzionerà lo strumento per i lavoratori.
Il Presidente del Consiglio Mario Draghi in queste ore ha firmato il nuovo decreto con le nuove linee guida che riguardano i dipendenti della pubblica amministrazione. Il DCPM – voluto fortemente dai Ministri Brunetta e Speranza – entrerà in vigore a partire dal 15 Ottobre e riguarderà ancora una volta l’uso del Green Pass; vediamo come quest’ultimo sarà utilizzato per garantire il ritorno sul posto di lavoro in condizioni di sicurezza.
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In queste ore è arrivata la firma di Mario Draghi sul nuovo DPCM che riguarda l’estensione dell’obbligo del Green Pass per i lavoratori. Logicamente, insieme alla nuova direttiva, arrivano anche gli strumenti per consentire ai datori di lavoro di capire come muoversi in questo nuovo e difficile contesto.
Salta immediatamente all’occhio – di nuovo – le righe che riguardano la gestione di coloro che risultano sprovvisti del certificato verde; in quel caso il lavoratore sarà subito allontanato dal posto di lavoro e la sua assenza ritenuta ingiustificata. In nessun caso, però, il Green Pass e la sua mancanza può essere motivo di licenziamento – come hanno più volte chiesto tutte le parti politiche.
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Inoltre il decreto chiarisce le modalità di controllo, argomento piuttosto spinoso soprattutto per quanto riguarda la privacy dei lavoratori. Ci sarà senz’altro una figura deputata per il controllo e quest’ultimo avrà a disposizione un’app apposita; sarà tuttavia vietato chiedere la tipologia di Green Pass – non si può pertanto chiedere al lavoratore se ha ottenuto il certificato con il vaccino o con tampone. Inoltre in alcun caso è consentito conservare una copia del QR Code – il codice a barre che caratterizza il certificato verde.
I controlli, però, sono assolutamente obbligatori ed è prevista una multa sia per chi sprovvisto di Green Pass che per i datori di lavoro che non controlleranno il possesso di quest’ultimo ai propri dipendenti. Ultimo, ma non per importanza, nel decreto i ministri hanno ribadito l’importanza di concedere ai dipendenti orari più flessibili sul luogo di lavoro – così da facilitare i controlli.
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