C’è stato un momento fondamentale nella vita di Ghali in cui ha deciso di uscire dalla strada e cambiare la propria vita.
Ghali è nato e cresciuto nella periferia milanese, a Baggio per la precisione, e nonostante oggi sia uno dei rapper più amati e seguiti in Italia, non dimentica da dove viene. Il ragazzo si è avvicinato alla musica durante l’adolescenza, mai il suo primo vero progetto musicale è nato nel 2011 e ha presto attirato l’attenzione della gente che conta, fino ad arrivare, un successo dopo l’altro, a dov’è oggi.
La vita di Ghali però, nonostante sia ancora giovanissimo, non è stata semplice e la passione per la musica, mista alla sua voglia di scappare, gli hanno dato il carburante per farcela. D’altronde fin da piccolo è cresciuto in un ambiente di degrado e criminalità; è cresciuto senza suo padre, che è stato arrestato quando lui era ancora piccolo e lui stesso è finito per un periodo in prigione.
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Il momento decisivo
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Durante una recente intervista per Vanity Fair Ghali ha ricordato il suo difficile passato, un mondo in cui è cresciuto, ma da cui voleva scappare ad ogni costo: “Sono cresciuto in periferia, ma è anche vero che Baggio mi ha cresciuto. Però, alla fine, non ho mai voluto restarci sulla strada; da quella ho sempre sognato di scappare. Nelle mie canzoni, ne parlo sempre in un certo modo, perché voglio dire che starci, in strada, non è una soluzione. Io sono fuggito”, ha raccontato.
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Ghali, dopo le prime sbandate giovanili, si è sforzato in ogni modo di restare sulla retta via, di non diventare come suo padre dando a sua madre altro dolore; c’è stato però un momento che è stato decisivo per la sua decisione di cambiare vita: “Una volta mi è capitato di essere arrestato. Ero finito al Beccaria, il carcere minorile. Ecco, da quando ho visto mia madre, in quella stanza, di spalle, che aspettava di vedermi dopo quattro giorni, ho deciso che quella sensazione non gliela volevo più dare”, ha raccontato.