Durante la sua carriera Manuela Arcuri si è trovata più volte a subire molestie e comportamenti scorretti da parte dei registi.

Manuela Arcuri ha iniziato a lavorare quando era giovanissima, appena 15enne, partendo, come hanno fatto molte altre, dal ruolo di modella per fotoromanzi. Dopo qualche anno ha realizzato i suoi primi servizi di nudo e ha cominciato a partecipare in varie produzioni televisive e cinematografiche con ruoli minori. L’occasione è arrivata nel 1999 con il film Bagnomaria di Giorgio Panariello e da qui si è stata lanciata nel mondo dello spettacolo costruendo un’importante carriera.
Dal momento che quando ha iniziato a lavorare in questo mondo era ancora una ragazzina e che veniva apprezzata soprattuto per il suo aspetto fisico, la Arcuri nel corso dei suoi lunghi anni di carriera si è ritrovata in situazioni non semplici da gestire. Recentemente ne ha parlato in un’intervista per Quotidiano Nazionale e ha raccontato alcuni eventi davvero spiacevoli.
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I provini
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L’attrice ha rivelato durante la propria intervista come erano soliti svolgersi i provini agli inizi della sua carriera; all’inizio Manuela era ingenua e si limitava a fare ciò che le chiedevano i registi, ma in seguito ha cominciato ha rispondere a tono. “Ti facevano le solite domande, come ti chiami, da dove vieni, e poi dicevano: fai vedere il seno. Erano dei depravati. Ma dopo due o tre volte ho capito, e gli rispondevo: se non ci sono scene di nudo, è inutile che ti faccio vedere il seno”, ha raccontato.
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Erano sicuramente altri tempi, ma l’Arcuri è convinta che le cose non siano veramente cambiate, soprattutto perché nel rapporto tra regista e l’attrice, il primo spesso finsice per approfittarsi della propria posizione di potere; ancor di più quando l’attrice in questione è giovane ed inesperta come lo era lei agli inizi.
“Succede nel cinema come in altri posti di lavoro. Nel rapporto tra regista e attrice, il regista sente di avere il coltello dalla parte del manico. Le prime volte, quando andavo ai provini, ogni tanto c’era qualche stupido che ci provava, allungava la mano, mi toccava la gamba, io la spingevo via e lui ci ritentava… Ma ero così giovane che non avevo la forza di mandarlo a quel paese, oggi gli tirerei uno schiaffone”, ha spiegato.