In Italia si procede a passo spedito verso la transizione digitale di tutte le più importanti piattaforme attraverso lo spid; vediamo come correre ai ripari per ottenerlo.
Il paese sta per compiere un considerevole passo verso la transizione digitale, sfruttando a pieno le potenzialità dello spid. Ad oggi però, lo strumento comporta un grave problema, poiché solo il 15% circa degli over 65 si è adattato alla novità richiedendolo per accedere ai principali servizi fiscali.
Lo strumento, infatti, sarà a breve l’unico valido per accedere a tutti i servizi dell’Agenzia delle Entrate e da tutti gli enti pubblici in generale – tra cui anche gli stessi servizi offerti dal comune ai cittadini. Se dal primo Ottobre – come sembrano confermare anche i siti interessati, lo spid sarà l’unico strumento di riconoscimento valido, il rischio è che la maggior parte della popolazione possa essere tagliata fuori dalla maggior parte dei servizi.
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Transizione digitale: lo spid diventa obbligatorio
Dal primo ottobre scatta l’obbligo della spid per poter accedere ai principali servizi al cittadino – come il monitoraggio della pensione e accedere a tutti gli altri servizi forniti dal sito dell’Agenzia delle Entrate e dall’INPS. Ad oggi però l’obbligo pone un grande problema; la maggior parte della popolazione, infatti, non si è adeguata al passaggio e sono molto pochi gli over 65 – senz’altro più interessati dalla novità – ad aver preso precauzioni.
Secondo i dati ufficiali, infatti, solo 24 milioni di italiani hanno attivato la spid e utilizzano il sistema di riconoscimento sulle principali piattaforme. Per fortuna, però, è ancora possibile correre ai ripari in diversi modi, anche attraverso il sistema della delega.
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Tra i vari modi esistenti per poter attivare la spid, il più semplice è recarsi alle poste, dove il servizio è gratuito. Per chi però non avesse famigliarità con l’avanzamento tecnologico – e ci riferiamo soprattutto alla fascia dei più anziani – è possibile delegare un tutore informatico che possa accedere al proprio posto.
Per quanto riguarda i servizi forniti dall’Inps, ad esempio, ogni soggetto può delegarne un altro e indicare anche la validità temporale della delega. E’ bene ricordare, però, che a parte gli amministratori di sostegno, ogni soggetto non più essere il delegato di più di cinque persone. Come anticipato, anche l’Agenzia delle Entrate farà subentrare l’obbligo della spid entro il primo ottobre, ma solo per i cittadini privati. Per quanto riguarda le imprese e i liberi professionisti, ad ora, si attende il via libera del ministero dell’innovazione tecnologica.