WhatsApp, come riconoscere la nuova truffa sul Green Pass: occhi aperti, azzera il contocorrente

Si torna a parlare con terrore delle truffe su WhatsApp ai danni degli utenti che hanno bisogno del Green Pass. Cerchiamo di capire come evitare problemi.

WhatsApp attacchi hacker
WhatsApp attacchi hacker (Pixabay)

La minaccia delle truffe su WhatsApp non è mai sparita del tutto, ma in queste ore si torna a parlare del problema a causa del Green Pass. Con l’estensione di quest’ultimi, infatti, sono molti gli utenti in attesa del certificato per poter tornare ad una pseudo normalità.

I truffatori, ovviamente, sono ben consapevoli di questo problema e continuano a mettere in pericolo i dati degli utenti con dei messaggi che sembrano in tutto e per tutto quelli inviati dalla regione. Un modo per distinguerli, però, c’è; cerchiamo di capire insieme come evitare la truffa.

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Il messaggio è quasi identico: come riconoscere la truffa

Smartphone whatsapp
Smartphone Whatsapp (Pixabay)

Le autorità competenti – in questo caso la polizia postale – è tornata a lanciare l’allarme per quanto riguarda le truffe su WhatsApp. La pratica si è rafforzata negli ultimi mesi, a causa del Green Pass e delle modalità per ottenerlo. Le varie regioni, infatti, hanno deciso di sfruttare il sistema degli sms per informare i cittadini vaccinati che il certificato verde è disponibile.

Proprio questo ha scoperto il fianco contro i truffatori, che sono riusciti ad architettare un messaggio identico all’originale che, però, porta l’utente su un sito in grado di prosciugare il suo conto in banca. Come fare, dunque, a capire se abbiamo ricevuto il messaggio dalla regione o se stiamo per essere truffati?

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Innanzitutto c’è da ribadire che molto spesso i link contenuti nei messaggi dei truffatori chiedono dati come il numero di carta di credito che la regione non chiede. In alcun caso il Green Pass è a pagamento e la richiesta di questo tipo di dati è già di per sé sospetta.

Inoltre, lo ribadisce con forza in queste ore la polizia, è sempre bene evitare di cliccare sui link che arrivano per messaggio. Se siete in dubbio sul link, basterà collegarsi manualmente al sito apposito – www.dgc.gov.it – e inserire i dati richiesti. Quest’ultimi, è importante ricordarlo, consistono solo ed esclusivamente a quelli riportati sul codice fiscale – a meno che non si abbia la SPID per accedere al servizio.

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