Si torna a parlare di pubblica amministrazione e Smart Working, grazie all’ultimo decreto firmato in queste ore da Mario Draghi.
Da settimane, ormai, si discute della fine del tanto controverso lavoro in smart working, visto quasi all’unanimità dai politici come un nemico per l’economia italiana. Prima di riportare tutti i lavoratori in presenza, però, era necessario confrontare e analizzare al meglio i dati sui vaccini delle ultime settimane.
Verso la fine dell’estate, infatti, la corsa ai vaccini ha subito una brusca frenata e sono stati necessari ulteriori provvedimenti per far sì che la situazione non degenerasse di nuovo. Con gli ultimi decreti, però, si è concretizzata l’ipotesi di riportare i lavoratori in presenza e in totale sicurezza. Proprio oggi, infatti, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato un nuovo DPCM con tutte le nuove regole per i lavoratori.
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Nuovo DPCM: addio allo smart working
Con il decreto firmato in queste ore dal Governo Draghi, finalmente anche i dipendenti pubblici possono tornare a lavorare in presenza. Il provvedimento, su cui si è espresso innumerevoli volte anche il ministro Brunetta, era un importante traguardo da raggiungere anche per favorire la ripresa economica; tuttavia era prima necessario prendere ulteriori provvedimenti per tenere a bada l’indice di contagio.
Come ormai sappiamo, questi ruotano tutti attorno all’estensione del Green Pass, unico strumento davvero valido contro l’avanzata del Covid. Quello o, più direttamente, l’obbligo vaccinale – che però al momento si preferisce evitare. In ogni caso, valutati i numeri delle ultime settimane, oggi il governo ha fatto il punto della situazione e il Premier Mario Draghi ha finalmente firmato il decreto.
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Quest’ultimo prevede che la maggior parte dei lavoratori della pubblica amministrazione tornino in presenza, lasciando che siano i rispettivi uffici a garantire le condizioni di sicurezza per i dipendenti. La data fissata per questa tanto attesa svolta è il 15 Ottobre – per far sì che tutti possano correre ai ripari e premunirsi del Green Pass.
Il primo passo sarà ovviamente riaprire gli sportelli al pubblico – al momento fermi o comunque limitati dalla prenotazione per le prestazioni più importanti. Lo smart working, in ogni caso, non sparirà completamente dalla vita dei lavoratori; per i dipendenti che hanno figli dai tre anni in giù o disabili – così come anche per i lavoratori stessi affetti da disabilità – sarà ancora possibile operare in questo modo.