E’ boom di firme per il referendum sulla Cannabis, promosso in questi giorni ai cittadini e sostenuto anche dall’associazione Luca Coscioni.
In queste ore da Marco Perduca, membro del comitato che ha promosso il Referendum sulla Cannabis, si è registrato un vero e proprio boom di firme da parte dei cittadini. Merito, soprattutto, anche della possibilità di raccogliere le firme anche online attraverso l’uso della spid. Molti cittadini sono stati senz’altro invogliati da questa nuova modalità, che permette di non recarsi direttamente ai banchetti per sostenere l’iniziativa.
Si ricorda, inoltre, che il referendum è sostenuto da diverse associazioni – tra cui Luca Coscioni, Meglio Legale, Antigone – nonché dai partiti che da sempre si sono schierati a favore della legalizzazione, come +Europa e Radicali italiani.
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Referendum Cannabis: ottime notizie dal comitato
Non è ancora finita la raccolta firme per il referendum che riguarda la legalizzazione della Cannabis – iniziato l’11 settembre – ma si sono già ottenuto ottimi risultati. A fornire i dati utili è stato Marco Perduca, che ha parlato di ben 492mila firme ad oggi.
Soltanto nel primo giorno, fa sapere Perduca, sono state depositate 76mila firme – segno che il problema del referendum sarebbe la politica stessa e non i cittadini. Lo sottolinea anche Riccardo Magi – che con +Europa rappresenta un altro fermo sostenitore del referendum. Secondo il deputato, infatti, il problema risiede nella politica; per circa dieci anni alcuni partiti hanno presentato proposte di tutti i tipi e puntualmente sono state lasciate nei cassetti per volontà dei principali partiti. Lo dimostra il fatto che attraverso la firma digitale si sia ottenuto un risultato così importante.
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Sulla questione si è espressa anche Emma Bonino, da anni sostenitrice della legalizzazione della Cannabis: “per 30 anni per loro non è stata la priorità” sottolinea la senatrice, che ha anche criticato un altro aspetto della narrazione che solitamente la politica utilizza. Molto spesso, dal suo punto di vista, si è parlato della Cannabis come del primo passo per arrivare alle droghe pesanti ma non c’è niente di più vero per la Bonino.
Non sono mancati infatti gli attacchi da centrodestra, a cui ha prontamente risposto lo stesso Perduca; stando alla narrazione fatta in queste ore, si depenalizzerebbe l’uso di ogni tipo di droga. Tuttavia non è quello che a tutti gli effetti il testo sta promuovendo – dal momento che riguarda la legalizzazione della Cannabis.