Il ministro Brunetta è tornato ad esprimersi sull’estensione del Green Pass; ha infatti in mente un piano molto specifico per il futuro.
L’emergenza sanitaria non si può certo dire scampata per ora; sebbene in Italia i contagi siano in lieve flessione, sono in fase di stallo anche i vaccini. E’ necessario però che non solo la campagna riprenda a pieno regime, ma che si faccia un passo in più anche attraverso l’estensione del Green Pass.
Lo sottolinea in queste ore anche il ministro Brunetta, che si è espresso nuovamente sul tema dello smart working e del Green Pass. Il suo obiettivo è riportare tutti i lavoratori in presenza ma, per farlo, è necessario estendere l’obbligo della certificazione.
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Brunetta, necessario un viro di vite sul Green Pass
Per il ministro Brunetta è ora di prendere decisioni più radicali sul fronte Green Pass, soprattutto per poter riportare tutti i lavoratori in presenza. La situazione è in effetti stagnante, dal momento che dopo una prima accelerata, in cui si sono vaccinati quasi tutti i cittadini disposti, sono rimasti solo coloro che proprio non ne hanno intenzione.
In questo modo, però, non solo si mette a rischio l’immunità di gregge, ma anche il mondo del lavoro. In tal senso, Brunetta si è espresso con una misura molto specifica: è necessario scoraggiare i no vax per poter risolvere la situazione.
“Più crescono i vaccini, più crescono i dubbi. Se la maggioranza si vaccina il rischio diminuisce e quindi non mi vaccino. Si rende irriducibile uno zoccolo di opportunisti. Bisogna aumentare a quest’ultimi il costo della non vaccinazione. I tamponi sono un costo e aumentandolo si riduce lo zoccolo dei no vax. così come si riduce la circolazione del Covid. Il green pass ha proprio l’obiettivo di fermare gli opportunisti al minimo d’influenza.”
Una misura dura ma necessaria per aggirare il problema dei no vax, insomma. Inoltre, secondo il ministro, l’estensione del Green Pass è necessaria anche per abolire lo smart working, che si sta dimostrando pericoloso per la crescita del paese.
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E’ necessario, dunque, renderlo obbligatorio sia per i lavoratori pubblici che privati; inoltre, è anche importante sfruttarlo sui mezzi pubblici, che molto spesso sono sfruttati proprio dai cittadini per raggiungere il posto di lavoro.