Laura Freddi, gioie e dolori a Non è la Rai: confessa la verità dopo 30 anni

In occasione dell’anniversario della prima messa in onda di Non è la Rai, anche Laura Freddi ha detto la sua sul suo ruolo nel programma.

Laura Freddi
Laura Freddi [Fonte Instagram]
Sono ormai passati trent’anni dalla prima di Non è la Rai, che oggi viene visto come uno storico programma di Mediaset; all’epoca ideato da Gianni Boncompagni e condotto da Enrica Bonaccorti, il programma ebbe un enorme successo e le protagoniste ancora oggi sono identificate come le ragazze di Non è la Rai.

Tra queste c’era anche Laura Freddi, che nel frattempo ha visto la sua carriera decollare – al punto da essere un importante volto televisivo. Quest’ultima, proprio di recente, si è espressa sul suo ruolo all’interno del programma, concedendo dei dettagli assolutamente inediti.

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Non è la Rai: la parola a Laura Freddi

Laura Freddi
Laura Freddi [Fonte Instagram]
Non è difficile immaginare quanto sia stato impegnativo essere tra le ragazze di Non è la Rai, quanta dedizione e impegno richiedesse. Sul tema si è di recente soffermata una delle sue protagoniste più amate, Laura Freddi. La conduttrice ha infatti confessato alcuni dettagli della sua vita privata proprio risalenti al periodo della sua partecipazione all’amato programma.

“Essere ricordata per quello ancora oggi mi riempie di orgoglio; sono ancora identificata come una ragazza storica del programma, anche se ero presente solo alle prime due stagioni. Non è la Rai è come se fosse un tatuaggio sulla pelle. Senz’altro ricordo la spensieratezza che vivevo tutti i giorni”

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Ovviamente, però, non è solo quello l’aspetto che più colpisce delle sue parole; la Freddi ha anche parlato della responsabilità e la fatica che comportava: “tra prove e studio noi iniziavamo al mattino per finire la sera” ha confessato la showgirl, che poi è entrata nel privato.

Il suo progetto, infatti, era di poter racimolare il necessario per studiare in una scuola di interpreti, ma l’impegno era così grande da non essere riuscita a realizzare il progetto. Nonostante questo, ovviamente, Laura è grata al programma e a Boncompagni per l’opportunità.

 

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