Si torna sul tema green pass, su cui il governo Draghi ha intenzione di puntare tutto per evitare chiusure e nuovi problemi ad ogni settore.
Si punta tutto sul green pass, ormai è chiaro; dal governo, infatti, arrivano sempre più notizie sull’estensione dell’obbligo del certificato, nell’ottica di rendere sicuro il ritorno al lavoro in ogni settore. Nel corso di questa settimana si terrà un nuovo incontro per stabilire quali siano le categorie per cui si deve intervenire; secondo il premier Mario Draghi, ormai la domanda non è più se estendere l’obbligo, ma a chi.
Concordi anche altri esponenti politici, come il ministro Brunetta – che auspica l’estensione ai dipendenti della pubblica amministrazione per riportarli in presenza – e perfino dalla Lega. Anche il restio leader Matteo Salvini, che fino ad oggi si era detto contrario ad ogni tipo di obbligo, in queste ore si è detto favorevole ad affrontare un dialogo sulla possibilità di estendere l’obbligo a chiunque lavori a contatto con il pubblico.
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Nonostante le proteste dei no-vax, gli esponenti della maggioranza si mostrano più compatti sul fronte green pass; sono ore decisive, queste, per poter permettere a tutte le categorie di tornare al lavoro in sicurezza e serve certamente chiarezza. Per Draghi tutto questo passa attraverso l’istituzione graduale dell’obbligo del green pass e si deve solo ragionare su chi sarà la prima categoria soggetta al nuovo decreto.
Già da tempo, infatti, alcuni settori sono già interessati dall’obbligo – come quello sanitario o quello scolastico; purtroppo, però, non è sufficiente e accanto all’obbligo per gli utenti, è necessario che anche le categorie a stretto contatto con il pubblico siano regolamentati il prima possibile.
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Secondo il ministro Brunetta è fondamentale iniziare dalla pubblica amministrazione, mentre per altri è necessario prima affrontare il tema bar e ristoranti. Quest’ultimi, infatti, prevedono già l’obbligo per i consumatori ma è necessari oche si intervenga anche sui lavoratori di queste categorie. Idem anche per le aziende private, che necessitano di un controllo quanto prima; al momento, infatti, l’obbligo è previsto solo nel caso il lavoratore raggiunga la mensa e si sieda al coperto, ma è fondamentale iniziare a pensare al green pass anche in questo caso.
Queste, insomma, le ipotesi più concrete al momento: aziende pubbliche, private e ristorazione. Si può supporre che, un po’ alla volta, tutte e tre possano essere considerate nelle varie estensioni che il governo stabilirà nei successivi decreti; come anticipato, resta solo da capire chi sarà il primo.
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