Il bravissimo Paolo Bonolis detiene un insolito primato, che lo ha fatto entrare di diritto nel Guinness World Record. Vediamo di che si tratta.
Il talento di Paolo Bonolis è davvero immenso e il conduttore è amatissimo dal pubblico per la sua incredibile cultura e le sue doti da intrattenitore nato. Non solo, anche nel privato – di cui ormai sappiamo praticamente tutto – ha dimostrato di essere esattamente come in televisione.
Si può dire, insomma, che Bonolis non ha segreti e che è davvero trasparente in ogni aspetto della sua vita. Anche il dettaglio che lo ha visto entrare nel Guinness World Record è sotto gli occhi di tutti, ma forse il pubblico non ha mai fatto abbastanza attenzione.
LEGGI ANCHE>> Paolo Bonolis, estate complicata: crisi e paura, è tutto risolto?
Paolo Bonolis: un uomo da record, ma c’è un triste motivo dietro
Oggi Bonolis è uno dei conduttori più amati del panorama italiano e le sue doti oratorie non passano certo inosservate. Eppure questo talento è stato frutto di un difficilissimo lavoro che un giovanissimo Paolo ha iniziato in tenera età per risolvere un grave problema.
Quando era molto piccolo, infatti, Bonolis soffriva di balbuzie e ha raccontato che la situazione era così grave che perfino gli insegnanti gli chiedevano di mettere per iscritto ciò che voleva dire davvero. Per risolvere il problema, a circa 12 anni, si è dunque rivolto ad una compagnia teatrale e, incredibile ma vero, ha scoperto che in quell’occasione non tartagliava affatto. Si è così affidato ad alcuni registi teatrali e ha migliorato la scioltezza, eliminando del tutto il problema.
LEGGI ANCHE>> Paolo Bonolis e Laura Freddi, ruppero senza volerlo: colpa di paure e fraintendimenti
Vi chiederete a questo punto in che modo Bonolis sia riuscito ad entrare nel Guinness World Record; ebbene, ha imparato così tanto dal teatro che oggi ha un record per il maggior numero di parole pronunciate in un minuto: circa 332. Questo dettaglio, se messo accanto a quello della sua difficile infanzia, ha un valore davvero impareggiabile e Paolo dev’essere orgogliosissimo dei traguardi raggiunti da allora.