Governo al lavoro per evitare l’obbligo vaccinale: nuove restrizioni con green pass necessario

Il governo è al lavoro per portare tutti i lavoratori a svolgere le attività in sicurezza, ma si cerca di evitare l’obbligo vaccinale.

Green Pass
Green Pass [Fonte GettyImages]
Si cerca di far quadrare i conti sul fronte Green Pass e il governo è di nuovo al lavoro per riuscire a garantire a tutti i lavoratori lo svolgimento delle mansioni in sicurezza. Da mesi si parla di obbligo vaccinale e di come evitarlo il più possibile – soprattutto dal momento che non tutti gli esponenti politici sono a favore. La soluzione, arrivati a questo punto, risiede in alcune restrizioni che riguardano il Green Pass e il suo utilizzo sul lavoro.

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Green Pass: dove e come potrebbe essere obbligatorio

Green Pass
Green Pass (Getty Images)

Sono giorni decisivi questi, dal momento che la maggior parte delle attività è in fase di ripresa; il ticchettio dell’orologio si fa particolarmente insistente soprattutto per le scuole, che sono da sempre una delle più grandi preoccupazioni. Il governo sta vagliando ogni possibilità per riportare ognuno alle loro attività e di farlo in sicurezza. Nel tentativo di evitare l’obbligo vaccinale, osteggiato da più parti, si guarda di nuovo al Green Pass.

In queste ore, infatti, si è pensato di allargare l’obbligo anche ad altre figure che, pur non essendo insegnati, lavorano all’interno delle strutture scolastiche. In particolare si parla di figure come assistenti per gli alunni disabili, personale delle mense e genitori dei bambini dell’asilo nido – che devono seguire i figli nell’inserimento in aula.

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L’obiettivo è ormai risaputo, raggiungere la soglia dell’80% di popolazione vaccinata, ma non è possibile rendere obbligatorio il vaccino sia per le proteste di più figure; sono infatti sia i cittadini ad essersi più volte schierati a sfavore della soluzione, ma anche alcuni esponenti politici. La soluzione, dunque, è quella di guardare sempre più al Green Pass; a ben vedere, però, è un po’ come se le cose andassero a braccetto ed è come se, in un certo senso, l’obbligo di esibizione del certificato avesse in sé l’obbligo del vaccino. A meno che, ovviamente, non si vogliano effettuare tamponi regolarmente.

Tutte queste nuove restrizioni, in ogni caso, non riguardano solo la scuola, ma si cerca di capire anche come estenderlo agli altri lavoratori; al momento si pensa di rendere il certificato obbligatorio prima per i lavoratori del settore pubblico e poi per quelli del privato. Un procedimento graduale, per consentire a tutti di mettersi in pari e fare i conti con le nuove regole.

Ad ogni modo, resta in evidenza la soglia dell’80% percento. Se proprio non si dovesse riuscire ad ottenere quella soglia con le regole imposte in questi giorni, il governo potrebbe di nuovo prendere in considerazione l’idea di rendere il vaccino obbligatorio.

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