WhatsApp rivoluziona un aspetto spinoso: si al ban permanente, ma c’è una soluzione

Ci sono importanti novità per WhatsApp e uno dei suoi aspetti più spinosi, il ban permanente. Si cerca infatti una soluzione per gli utenti.

Il logo WhatsApp (GettyImages)

Da tempo ormai WhatsApp ha iniziato a bannare alcuni dei propri utenti per i motivi più disparati. Si può subire questa possibilità se si utilizza una versione non ufficiale dell’app – come annunciato non troppo tempo fa dal gruppo Facebook – oppure per motivi legati allo spam.

In molti paesi, infatti, l’app è utilizzata come vera e propria fonte d’informazioni, ma c’è un importante risvolto della medaglia; molto spesso alcuni utenti ne approfittano per veicolare sull’app delle fake news e creare il caos. Per questo motivo WhatsApp ha iniziato a monitorare le attività di alcuni utenti – con ovvio rispetto per la privacy e il contenuto dei messaggi.

Oggi, in ogni caso, è possibile riuscire a risolvere il problema del ban permanente, se la richiesta presenta delle motivazioni valide. Vediamo come sarà possibile farlo.

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WhatsApp: come evitare che il ban sia permanente

Whatsapp
Il logo di Whatsapp (GettyImages)

Buone notizie per chi è stato bannato da WhatsApp; se ad oggi, infatti, il gruppo Facebook non consente di tornare sull’applicazione una volta bannati, a breve sarà possibile fare richiesta per tornare ad usare regolarmente l’applicazione. 

Al momento la feature è in fase di test, ma a breve sarà rilasciata per la versione Beta dei dispositivi Android. Al solito, se dovesse funzionare, sarà disponibile per tutti gli utenti; notizia certa, questa, secondo WABetaInfo – il canale ufficiale per le notizie su WhatsApp.

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In breve dovrebbe dunque apparire agli utenti bannati una schermata in cui possono spiegare la propria situazione e chiedere di poter tornare ad utilizzare l’app. La richiesta può essere dunque inviata e si procederà all’esame della stessa. Sarà, infatti, decisivo per capire se il ban è avvenuto inavvertitamente oppure se ci sono gli estremi per mantenere bloccato l’account. Questo per evitare che gli utenti accusati ingiustamente possano perdere la possibilità di utilizzare WhatsApp.

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