Arriva un importante giro di vite sul tema scuola, dal momento che si sta cercando di riportare in aula gli studenti ma in condizioni di assoluta sicurezza.
L’ultimo decreto legge parla chiaro, da oggi cambiano totalmente le regole per il ritorno a scuola. Dopo un lunghissimo braccio di ferro per cercare di capire come muoversi per riportare gli studenti tra i banchi in totale sicurezza, arriva infine una legge sull’obbligo del Green Pass per il personale scolastico.
L’obbligo al momento non è previsto per tutta la durata dell’anno scolastico, ma dovrebbe essere sufficiente a far sì che tutti i collaboratori scolastici prendano provvedimenti. Proprio in tal senso si sono pensate anche delle misure particolarmente severe per chi risulta sprovvisto di Green Pass. Importanti novità, inoltre, anche su altri fronti – come quello dei tamponi – su cui si è a lungo dibattuto.
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Personale scolastico: da oggi scatta l’obbligo del Green Pass
Secondo quanto dichiarato all’interno del decreto legge n° 111 del 6 agosto, è stato istituito l’obbligo del green pass per il personale scolastico; non si tratta di una decisione a lungo termine, in quanto l’obbligo di esibizione si estenderà dal 1 settembre al 31 dicembre.
Un lasso di tempo sufficiente per regolamentare tutto il personale scolastico e far sì che la scuola riparta in sicurezza. Ma c’è di più, perché sono previste multe da 400 fino a 1000 euro per chi non esibisce il Green Pass durante il controllo. Inoltre, sempre stando alla lettura del decreto legge, il soggetto in errore non potrà rimanere all’interno della scuola e la sua assenza sarà segnata come ingiustificata. Questo comporterà gravi conseguenze per la persona multata, in quanto “a decorrere dal quinto giorno di assenza il rapporto è sospeso e non sono dovuti la retribuzione”.
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Ultima novità, su cui si è discusso moltissimo, riguarda i tamponi per il personale scolastico; nelle ultime settimane infatti si era parlato di rendere gratuiti i tamponi, facendo sì che il controllo sia a carico della scuola. In queste ore arriva la smentita, in quanto non è previsto che la procedura sia resa gratuita per i no-vax, ma al più si può pensare di proteggere in tal senso i soggetti più fragili .- coloro, dunque, che per motivi di salute non possono effettuare il vaccino.