La Sicilia non è riuscita ad essere al passo con la campagna vaccinale e ora si prepara all’idea di tornare in zona gialla, con regole stringenti.
La Sicilia quest’anno si è confermata la regione dei record, purtroppo tanto nel bene quanto nel male. Se i suoi alberghi sono tutti sold out, l’altra faccia della medaglia è di gran lunga più dura da digerire. Nelle ultime settimane il numero di positivi nella regione è cresciuto esponenzialmente, mentre purtroppo si registra un altro negativo primato: la Sicilia è piuttosto indietro con i vaccini.
Secondo gli ultimi dati diffusi, la regione è l’ultima nell’immunizzazione della categoria più fragile, l’over 80 – con il 21% di anziani scoperti. Anche le altre fasce d’età però sono indietro, considerando che tra 60 e 79 anni è parimenti ultimo nella tabella nazionale – con ben 150mila cittadini ancora non tutelati dal vaccino. Meglio, ma non abbastanza, dal fronte dei giovani, che per la fascia 12-39 sono coperti al 50% – dato che però scende al 24% se si parla di studenti.
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Sicilia, la soglia è quasi da zona gialla: cosa deve cambiare?
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La situazione è, insomma allarmante, e al momento il tasso di ospedalizzazione, punto di riferimento per il cambio di colore, è al limite. A fronte di un limite imposto dalle ultime regole stabilite dal governo – per cui si parla del 15% di letti occupati per Covid – la Sicilia si è fermata ad un preoccupante 14%.
Ad allarmare è soprattutto un aspetto chiave: non solo la campagna vaccinale è nettamente indietro e i contagi risalgono, ma nella regione si fatica a far rispettare le regole. Proprio per questo la regione, benché ancora al limite con le percentuali, ha iniziato a prendere confidenza con l’idea di tornare in zona gialla.
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Al momento, con il turismo al suo picco, è difficile riuscire a contenere il problema, ma in alcune città – come Ragusa – le giunte si sono già organizzate per chiedere il Green Pass perfino in piazza. Una mossa che mira senz’altro ad aiutare gli indecisi a prendere una decisione in merito o, in caso contrario, a non creare affollamento senza le dovute precauzioni.