L’amore per Lucia non si è mai spento, ma Memo Remigi durante i suoi lunghi anni di matrimonio non si è fatto mancare qualche amicizia speciale.
Lo storico cantante e conduttore Memo Remigi ha dovuto affrontare dei mesi complicati in questa prima parte del 2021, infatti proprio quest’anno ha perso, dopo una lunga malattia, la moglie Lucia sposata nel 1966. A venirgli in soccorso è stato il lavoro, con una posizione fissa nel fortunato programma Oggi è un altro giorno e sicuramente l’appoggio del figlio Stefano.
Proprio con lui, Remigi si è prestato a diventare per un giorno ospite del suo stesso programma ed è stato intervistato da Serena Bortone. Padre e figlio hanno parlato del loro rapporto e Memo ha raccontato anche la relazione con la defunta moglie e la lunga crisi che hanno affrontato e superato brillantemente.
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Un padre ed un marito
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Lucia Russo è sempre stata il grande amore di Memo Remigi, ma lui non si è risparmiato, nei lunghi anni di matrimonio, qualche scappatella prontamente perdonata. Ad un certo punto però, l’ennessima amicizia speciale, era diventata inaccettabile per Lucia che decise di buttare Memo fuori di casa; rimasero separati per cinque anni prima di ricostruire la loro relazione.
“Non ci siamo lasciati perché non andavamo d’accordo ma perché mi ha sbattuto fuori di casa. Avevo un’amicizia con una ragazza e questa amicizia non era più accettabile. Lucia ha perdonato alcune marachelle che ho fatto in passato ma questa stava diventanto qualcosa di importante e lei non lo ha potuo accettare”, ha raccontato Memo.
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Nonostante il periodo di crisi, Remigi è stato un padre presente ed attento, sempre preoccupato delle conseguenze delle proprie azioni sul figlio: “Avevo paura di aver fatto male a mio figlio, quindi vivevo nel senso di colpa”, ha spiegato. A confermare lo splendido rapporto con il padre è proprio Stefano che ha raccontato un gioco d’infanzia che facevano insieme e che è stato per lui un’insegnamento prezioso di fiducia nel prossimo: “Mi metteva sulla parte superiore dell’armadio e mi diceva ‘buttati’ e io mi buttavo. Era un bellissimo segno di fiducia”.