William e Kate sono particolarmente attenti e presenti nell’educazione dei loro bambini. Ecco cosa è la “regola del divano”.
Tutti noi abbiamo immaginato almeno una volta quanto sarebbe bello essere nati nella famiglia reale inglese, al posto di George, Charlotte o Louis, con una vita già risolta, ma essere un royal non è impresa semplice, nemmeno quando si è così piccoli da non capire nemmeno cosa comporti.
William e Kate stanno cercando di crescere i loro tre figli nel modo più normale possibile, pur mantenendo un equilibrio con le tradizioni per preparare i tre principini ai ruoli che dovranno ricoprire. I duchi di Cambridge sono molto presenti nella vita dei loro pargoli e, nonostante si avvalgano dell’aiuto di una tata, ci tengono ad educarli in prima persona, con regole molto precise.
Nella loro dimora di Kensigton Palace, secondo quanto riportato dal Sun, vige una regola molto ferrea che tutti e tre i bambini devono rispettare. Vediamo di cosa si tratta.
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La regola del divano
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La tata dei royal babies di William e Kate è ormai universalmente conosciuta; di tratta dell’italiana Maria Borallo che è stata assunta quando George aveva appena 8 mesi e che si occupa ormai da anni dei principini. Ovviamente con tre bambini piccoli, spesso nascono tra di loro diverbi e capricci e se, quando sono affidati alle cure della tata, nessun tipo di bizza è ammessa, se si trovano con i genitori le cose sono diverse.
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William e Kate infatti hanno instaurato per i loro figli una regola detta “del divano”. A casa George, Charlotte e Louis non possono assolutamente urlarsi l’un l’altro: “Gridare è assolutamente off limits per i bambini e qualsiasi accenno di urla l’uno contro l’altro viene affrontato allontanandoli”, riporta il Sun.
Quando ciò accade e i bambini litigano, i genitori li allontanano e prendendoli da una parte, seduti sul divano, fanno con loro delle lunghe chiacchierate sulla questione, aiutando i figli a capire il problema e a chiedere scusa. “Le cose vengono spiegate e le conseguenze delineate e non gridano mai contro di loro”, ha spiegato il quotidiano.