Tornano le truffe su WhatsApp in merito al Green Pass. Alcuni utenti fake hanno messo in serio pericolo la privacy di altri utenti.
Nell’ultimo mese si è parlato molto delle truffe nate su internet – ma soprattutto attraverso le piattaforme di messagistica – per quanto riguarda il Green Pass. Con le nuove regole stabilite dal governo, questo fenomeno si è rafforzato ancora di più e sono già molti gli utenti caduti nella trappola. Attraverso l’uso di account fake, la privacy di moltissimi utenti è già stata seriamente messa in pericolo.
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La truffa su WhatsApp: quali account evitare
Già nelle settimane precedenti si era discusso molto delle truffe nate su WhatsApp che riguardavano il Green Pass; solo un mese fa, infatti, la polizia postale era riuscita a bloccare molti account falsi e a smascherare un giro di truffe davvero importante. Con le nuove regole imposte dal governo, però, la pratica si è rafforzata e sono già molti quelli caduti nella trappola.
Da quando, infatti, il governo ha imposto l’obbligo del Green Pass, molti italiani sono dovuti correre ai ripari per garantirsi la vaccinazione. Secondo le procedure stabilite da ogni regione, il certificato verde è pronto dopo qualche giorno dall’avvenuta vaccinazione. Proprio in questo lasso di tempo si inseriscono i truffatori, che con un messaggio su WhatsApp avvisano gli utenti che il Green Pass è pronto e basta cliccare sul link contenuto nel messaggio.
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A quel punto il povero malcapitato aprirà il sito – che si presenta in tutto e per tutto simile a quello reale – e la piattaforma chiederà di inserire i propri dati. Non sono richiesti però solo nome, cognome e codice fiscale, ma anche le coordinate bancarie. Da lì scatta la truffa e molti utenti hanno già lamentato di aver perso discrete somme di denaro.
Sulla base di queste informazioni è importante precisare che per avvisare della possibilità di scaricare il Green Pass, nessun ente sfrutterà WhatsApp ma dei normali messaggi di testo in cui si riportano i metodi per poter entrare in possesso del certificato verde. Ultimo ma non ultimo, nessun ente vi chiederà mai le coordinate bancarie, dal momento che il Green Pass non è assolutamente a pagamento.