Un passato difficile quello di Junior Cally, fatto di malattia e dipendenza, che ogni tanto torna a bussare alla sua porta.
Il rapper Junior Cally è balzato agli onori della cronaca per la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2020 con il brano No grazie. Appena è stata annunciata la sua presenza infatti si è aperta una forte polemica legata al suo personaggio associato a varie canzoni dal linguaggio misogeno e violento.
Nonostante le polemiche il cantante ha partecipato alla kermesse piazandosi però in fondo alla classifica. Le discussioni hanno comunque portato Cally al centro dell’attenzione e si è andati dunque a scavare nella sua vita, scoprendo un passato difficile e sofferto.
A causa di una sospetta leucemia diagnosticatagli da ragazzino, che si è poi rivelata un’altro tipo di disturbo, Junior Cally ha sviluppato un disturbo ossessivo compulsivo. In seguito è entrato nel vortice delle droghe e dell’alcool, sviluppando una dipendenza. Oggi, dopo essere stato bene per qualche tempo, ha avuto una ricaduta.
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La confessione
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A poca distanza dall’annuncio rilasciato dalla sua etichetta riguardante l’uscita del suo terzo disco, Un passo prima, Junior Cally ha deciso di condividere con i fan il proprio periodo difficile, parlando sinceramente del momento che sta attraversando:“Senza girarci intorno: sono un alcolista e soffro da anni di disturbo ossessivo compulsivo. In questo periodo, nei momenti peggiori, ho trovato rifugio nel bicchiere. Il bicchiere era un amico, mi rendeva libero e mi disinibiva. Anche il sesso è diventato una malattia, una dipendenza da curare, perché anche quello è diventato compulsivo, incontrollabile, irrefrenabile. Dunque, ho deciso insieme allo psicologo che mi segue da tanto tempo che l’unica soluzione è quella di isolarmi per un po”, ha raccontato.
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Il rapper romano dunque ha deciso, dopo aver portato a termine i suoi ultimi impegni lavorativi per il nuovo album, di concentrarsi su se stesso per guarire e riprendere in mano la propria vita: “Dopo aver chiuso il disco e il resto, ho deciso di pensare a me e alla mia salute e che era arrivato il momento di curarmi. Inizierò un percorso contro le dipendenze dove non potrò vedere nessuno che conosco, dove non potrò usare il telefono nè ovviamente bere. Andrò in un posto dove mi auguro di poter trovare le forze di guardarmi dentro, un posto in cui vomitare tutte le mie paure per liberarmene una volta per tutte. Spero di riuscire a farvi incontrare una versione di me migliore, una persona che non accarezza la morte con un bicchiere in mano”, ha spiegato.