Massimiliano Rosolino, confessione a cuore aperto: nessuno se l’aspettava

Massimiliano Rosolino si è mostrato entusiasta della nazionale di nuoto alle Olimpiadi, ma in quelle righe arriva anche una difficile confessione.

Nonostante l’entusiasmo dimostrato, negli ultimi post, per la nazionale di nuoto alle Olimpiadi di Tokyo 2020, Massimiliano Rosolino ha approfittato dello spazio per concedersi anche delle confessioni che hanno lasciato i fan a bocca aperta. L’ex nuotatore ha infatti rilasciato una dichiarazione, tra le righe di gioia per gli azzurri, che la dice lunga su ciò che si cela dietro la maschera di grande campione. 

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Massimiliano Rosolino: la rivelazione è difficile da credere

Lo ricordiamo tutti come un campione di nuoto, tra i migliori che abbiamo avuto nella squadra azzurra, ma ci siamo mai chiesto cosa può provare un atleta a quei livelli? Massimiliano Rosolino si è aperto ai propri fan, lasciandogli intravedere l’uomo dietro la maschera di grande campione.

Negli ultimi post su Instagram si è lanciato in grandissime lodi per la squadra di nuoto che quest’anno rappresenta gli azzurri alle Olimpiadi di Tokyo – che si tengono proprio in questi giorni. Nel dettaglio l’uomo ha condiviso un post in cui chiede ai fan di confrontarsi con lui e parlare delle volte in cui hanno pensato di dire basta, non ce la farò. Ciò che ha attirato l’attenzione è però una singola frase, in cui ammette di aver pensato di mollare tutto.

 

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Una confessione difficile da mandare giù per i suoi fan, ma che ha un senso molto più profondo di quel che sembra; la confidenza infatti arriva nello stesso post in cui l’ex atleta ha parlato dell’importanza di arrendersi, anche quando si hanno dei gravissimi problemi di salute.

Rosolino è infatti testimonial della campagna Passione Accesa, che supporta ragazzi che hanno patologie gravi come malattie infiammatorie croniche. L’amara confessione arriva quindi in concomitanza con una bellissima iniziativa e forse è stata scritta da Massimiliano proprio per dare la propria testimonianza che la determinazione può comunque fare la differenza.