“Non c’erano mai”: il passato di Guenda Goria, una vicenda dolorosa

L’infanzia di Guenda Goria e di suo fratello non è stata semplice a causa dell’assenza dei due genitori.

Guenda Goria genitori assenti
Guenda con il padre Amedeo Goria – Fonte: Instagram

Guenda Goria negli ultimi tempi sta facendo molto parlare di sè e d’altronde si tratta di un periodo d’oro per la figlia di Maria Teresa Ruta ed Amedeo Goria. Dalla sua partecipazione al Grande Fratello Vip infatti, la ragazza ha riallacciato i rapporti con sua madre, trovato l’amore e visto ripartire la propria carriera professionale.

Oggi Guenda sembra essersi lasciata tutti i problemi alle spalle, ma in passato ha sofferto molto a causa di un’infanzia non facilissima, vissuta nell’assenza costante dei genitori. Nel 2017 l’attrice ne parlò durante un’intervista per il settimanale Gente, spiegando quali sono stati i problemi che lei e suo fratello hanno dovuto affrontare in famiglia.

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Cresciuti dalla tata

Maria Teresa Ruta ed Amedeo Goria si sono sposati nel 1987 e dopo aver messo al mondo due figli, Guenda e Gianamedeo, si sono separati nel 1999. L’attrice ha però rivelato durante la propria intervista di non aver sofferto più di tanto per la separazione dei genitori perché la situazione era sempre la stessa: era piuttosto l’assenza dei due a ferirla. “Non c’erano mai, non ho memoria della famiglia unita e non ho vissuto come un trauma la loro separazione”, spiegò Guenda.

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A crescere lei e suo fratello furono le tate, in particolare una che la ragazza ricorda con molto affetto: “Io e mio fratello Gianamadeo siamo stati cresciuti da una tata, la dolce Ornella. Amo i miei genitori, ma sono sempre stata io far da padre e madre a loro e non viceversa”, raccontò con rammarico.

Questa situazione familiare ha avuto ovviamente ripercussioni sulla sua vita sentimentale e sulle sue relazioni; infatti il primo ragazzo serio di Guenda fu un uomo molto più grande di lei, in cui lei cercava, in un certo senso, qualcuno che la proteggesse e che le insegnasse ciò che i suoi genitori non avevano potuto: “Quando ci ho parlato per la prima volta io avevo solo 16 anni, lui 36. Mi parlò di responsabilità, parola magica per me. Non sapevo nemmeno cosa fosse, ma ne avevo disperatamente bisogno”.

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