Per tutelare la nostra privacy su WhatsApp è piuttosto importante scoprire se siamo stati aggiunti da profili sconosciuti. Ecco come farlo.
Nelle ultime settimane si è parlato a lungo del delicato problema della privacy per quanto riguarda WhatsApp. L’app di messaggistica è diventata senz’altro vitale per molti utenti, che la utilizzano per qualunque tipo di attività – ma questo può esporli a diversi rischi. Uno di questi è l’essere aggiunti da persone che non si conoscono ed essere quindi infastiditi da utenti fake o, peggio, anche molesti. E’ però possibile contrastare questo spiacevole inconveniente.
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Da tempo ormai WhatsApp si è affermata come app tra le più utili a disposizione. La celebre app di messaggistica ha infatti da tempo scalzato i messaggi normali ma anche altri tipi di piattaforme che forniscono lo stesso servizio. Per utilizzarlo, però, è necessario fornire il proprio numero di telefono – al quale il profilo è legato. Questo ci porta ad un punto cruciale, tema anche di accese discussioni attorno all’app: la tutela della privacy.
Molto spesso infatti si è parlato della tutela dei propri dati, tema a cui il gruppo Facebook cerca di essere sempre più attenta, soprattutto negli ultimi tempi. Può però capitare, nonostante tutte le precauzioni, che il nostro profilo possa essere aggiunto anche da persone che non conosciamo – con tutti i problemi che questo comporta.
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Per contrastare l’inconveniente in passato si è parlato di applicazioni terze o siti che potevano aiutare l’utente a capire se qualcuno era in possesso del suo profilo (e quindi del numero). Questo tipo di soluzioni però espone ugualmente al rischio di vedere lesa la nostra privacy. C’è, quindi, una soluzione differente per capire se il nostro numero è in mani sbagliate?
La risposta è sì e non è necessario fare moltissimo per poterlo scoprire – men che mai rivolgersi a soluzioni poco affidabili come le succitate. Per capirlo basta infatti utilizzare la funzione broadcast, già presente di default sull’app. Si tratta di uno strumento che consente all’utente di inviare lo stesso messaggio a molte persone contemporaneamente senza però aprire singolarmente le chat.
In più WhatsApp ha fatto sì che queste liste avessero una caratteristica piuttosto peculiare: possono essere lette solo da chi ci ha aggiunto tra i contatti. Basta dunque inviare un messaggio con il broadcast – scegliendo i contatti sospetti. Quelli che possono ricevere il messaggio hanno senz’altro aggiunto l’utente in questione su WhatsApp.
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