Come anticipato negli ultimi giorni dai vari esponenti, il Green Pass è pronto per divenire obbligatorio, ma sembra che la prima dose sia insufficiente.
Il tempo stringe e le nuove regole che riguardano l’obbligo del Green Pass sono già quasi una realtà. Da giorni, infatti, le opinioni degli esponenti politici circolano in rete e sui giornali, e la maggior parte di loro sia favorevole ad un giro di vite. Il governo era infatti al lavoro per chiarire una volta per tutte come i cittadini dovranno muoversi da oggi in poi per evitare una nuova ondata di contagi e le scelte prese sono piuttosto severe.
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Green Pass: la firma è vicina, nuove regole per i cittadini
Dal momento che i contagi sono tornati a salire, complice l’arrivo dell’estate e la ripresa delle attività turistiche, il governo ha dovuto fare il punto sul Green Pass. Il certificato è stato infatti individuato come arma più potente al momento e ai ministri rimaneva solo da capire come utilizzarlo in modo più efficace possibile.
Dopo una lunghissima riflessione si è quindi scelto di renderlo obbligatorio per i ristoranti e tutte le attività ad alto rischio di assembramento. Nella prima fase, che riguarda quindi agosto, si è pensato però di consentire ai cittadini di muoversi anche con la prima dose del vaccino. Quest’ultimo punto è stato il compromesso più importante, dal momento che molti non sono riusciti ad immunizzarsi del tutto per mancanza di mezzi.
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Quel che emerge ora però è un quadro diverso: il Green Pass sarà rilasciato anche a chi ha solo la prima dose, purché si abbia un appuntamento per la seconda. In caso contrario, dunque, il Green Pass perderà di validità. Questo per contrastare l’ondata di cittadini che pensano di poter fare la prima dose pur di avere il certificato per poi dimenticarsi completamente del richiamo.
Benché il Green Pass sia visto da molti come un elemento che mina la libertà di scelta e movimento, è in realtà specchio di tutt’altro fenomeno. Il vaccino al momento è essenziale per poter ripartire e i cittadini devono muoversi con coscienza e non solo perché serve il certificato per muoversi.
Proprio in questa concetto chiave vive il senso delle ultime riflessioni fatte dagli esponenti politici – per quanto le scelte definitive saranno comunicate solo in serata. L’incontro con i governatori inizierà infatti alle 17 e solo dopo si avrà la certezza su come i cittadini dovranno muoversi.