Green Pass, si va verso il compromesso: la ‘certificazione verde’ si sdoppia

Dopo giorni di ipotesi e analisi, il governo Draghi è pronto per incontrare le regioni e stabilire le nuove regole sul Green Pass. 

Green Pass
Green Pass digitale (Screenshot)

Da giorni gli esponenti politici riflettono sul Green Pass – ormai individuato come arma più potente per poter scongiurare il rischio di una nuova ondata. Il certificato, rilasciato dopo la vaccinazione, è stato pensato in un primo momento per poter tornare a viaggiare all’interno della comunità europea; da tempo però ogni singolo stato ha sfruttato l’opportunità per aiutare la ripartenza delle proprie attività. In queste ore, infatti, anche il governo Draghi ha riflettuto sulla possibilità di sfruttare il pass al meglio e oggi potrebbero arrivare le prime conferme in merito.

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Green Pass: il governo fa il punto sulle nuove regole per il certificato

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Cosa c’è da sapere sui Green Pass (Getty Images)

Il governo è pronto ad incontrare i governatori delle regioni italiane per trovare un accordo in merito al Green Pass. Come anticipato, infatti, il certificato verde è ormai visto come il mezzo più potente per contrastare il virus.

Proprio su questo si è discusso più intensamente nelle ultime settimane, da quando cioè i contagi sono tornati a salire. Per scongiurare il rischio di una nuova ondata  il governo è al lavoro su regole più stringenti.

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In un primo momento si è riflettuto anche sul modello francese, che pian piano sta imponendo l’esibizione del Green Pass per ogni tipo di attività, ma a causa delle numerose polemiche, si è cercato un compromesso differente. In tal senso si è pensato di renderlo obbligatorio per i mezzi di trasporto, eventi di qualunque natura e i ristoranti al chiuso.

Questa al momento è la proposta più valida che il governo intende presentare alle regioni nell’incontro di oggi. In particolare, per andare incontro alle difficoltà riscontrate, si è scelto di sdoppiare il certificato verde. Poiché ancora molti non sono riusciti a vaccinarsi per entrambe le dosi, è necessario concedere ancora un po’ di tempo ai cittadini per correre ai ripari. Il certificato oggetto delle ultime analisi è infatti quello rilasciato solo dopo la seconda dose – e non quello light concesso dopo la prima dose.

La proposta, inoltre, prevede che con effetto immediato il certificato si renda obbligatorio per i ristoranti – sebbene sia sufficiente al momento quello di prima dose. Per quanto riguarda i trasporti si è scelto di aspettare settembre – di nuovo, nell’ottica di aiutare i cittadini, i cui mezzi sono ovviamente vitali per diverse tipologie di esigenze.

 

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