Se oggi tutti adorano Orietta Berti, la stampa in passato non le ha sempre riservato questo trattamento di favore.
Quest’anno dopo 29 anni Orietta Berti ha partecipato di nuovo al Festival di Sanremo con il brano Quando ti sei innamorato. Nonostante non abbia vinto, Orietta con la sua preziosa carriera alle spalle, ha raggiunto una buona posizione, ma soprattutto è stata da tutti acclamata per le sue qualità canore, ancora intatte nonostante l’età.
Dopo questa esperienza la Berti è tornata sulla cresta dell’onda, diventando un personaggio pop apprezzato anche dalle nuove generazioni. L’11 giugno è uscito il suo nuovo brano realizzato in collaborazione con Fedez ed Achille Lauro, Mille, che si sta già rivelando un grandissimo successo.
Anche se è sicuramente entusiasta di questa nuova piega che ha preso la sua carriera, in un’intervista recentemente rilasciata per Il Giornale, Orietta ha ricordato i lunghi anni passati in cui è stata snobbata dall’ambiente musicale e radical chic.
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Orietta e i giornalisti
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Orietta Berti oggi è da tutti adorata e venerata come un nuovo fenomeno, ma è in attività dagli anni ’60. Tuttavia, nonostante alcuni successi indimenticabili, non è mai stata troppo apprezzata da un certo ambiente giornalistico. “Con ‘Fin che la barca va’ ho venduto quasi 9 milioni di dischi, ma è sempre stata considerata una canzone qualunquista. La verità è che la mia musica melodica non piaceva ad alcuni giornalisti vicini al Partito Comunista ed è curioso visto che provengo da un paese famoso per avere ancora un monumento dedicato a Lenin. E poi sono sempre stata una stacanovista delle Feste dell’Unità ed i ricordi più belli della mia adolescenza arrivano proprio dalla Casa del Popolo”, ha raccontato.
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Nonostante sia cresciuta in un ambiente culturale chiaramente di sinistra, la Berti non è mai andata a genio ai giornalisti schierati, ma con il tempo le cose sono cambiate. “Ho semplicemente aspettato che passasse l’acqua cattiva finché non è diventata pulita. Ma i giornalisti di oggi mi sembra abbiano meno pregiudizi. Ci sono stati anni in cui nessuno voleva intervistarmi, come se avessi la lebbra. Mentre a Sanremo quest’anno ho fatto anche 25 interviste al giorno”, ha spiegato.